type='text/javascript'/>Donate window.setTimeout(function() { document.body.className = document.body.className.replace('loading', ''); }, 10); Infodatasets di Cinzia Palmacci. Il blog del cittadino informato : L'importanza dei dati aperti per i cittadini

Informazioni personali mio CV C:\Users\pc\Documents\Banca dati Curricula Formez PA.html CV aggiornat

giovedì 5 ottobre 2023

L'importanza dei dati aperti per i cittadini

Cosa sono gli open data? Perché ne abbiamo bisogno? Quali sono i vantaggi e le limitazioni che derivano dal loro uso? Ma soprattutto: perché non ne hai mai sentito parlare?

Con dati aperti, comunemente chiamati con il termine inglese open data anche nel contesto italiano, si fa riferimento ad una filosofia, che è al tempo stesso una pratica. Essa implica che alcune tipologie di dati siano liberamente accessibili a tutti [tramite Internet NdR], senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione.

Fonte: Wikipedia.


Uno dei principali utilizzi degli open data è nelle pubbliche amministrazioni. Pensa ad esempio se tu, in quanto cittadino, potessi essere sempre al corrente di quanti soldi spende la tua amministrazione locale, e di come e dove queste risorse finanziarie siano impiegate.

Ecco alcuni aspetti fondamentali degli open data:

Trasparenza: I dati aperti sono disponibili a qualunque cittadino sotto forma di consultazione libera ed indipendente.

Modulabilità: Gli open data possono essere riorganizzati ed adattati per coprire gli scopi più diversi. Ad esempio possono essere integrati su una mappa geografica che mostri al cittadino l'ubicazione dei lavori pubblici, i loro relativi budget di esecuzione e le date di fine lavoro.

Distribuzione: I dati aperti trovano il loro ideale "parco giochi" su Internet, dove sono facili da consultare e trasmettere ad altri.

Attualmente il limite più grande di questi dati, facilmente accessibili da chiunque, dipende dalla loro intrinseca natura. Poiché gli open data sono alla portata di tutti, le amministrazioni locali sono molto reticenti a divulgarli senza temere di favorire l'operato di altri comuni, portare alla luce possibili "magagne" istituzionali, od anche favorire il riutilizzo indesiderato di dati sensibili.

Cosa sono e a cosa servono

Gli open data ("dati aperti") sono dati il cui codice è totalmente aperto e leggibile da tutti. La licenza di riferimento dei dati aperti è la CCBY 4.0 che permette di diffondere i dati senza vincoli di copyright.

I dati possono essere letti da qualsiasi macchina e quindi possono essere aggregati, disaggregati, confrontati con altri, estratti, riformulati con un'altra visualizzazione.

Questi open data nascono nel mondo anglosassone, in particolare nell'amministrazione Obama.

Il primo provvedimento di Obama, appena entrato nello Studio Ovale come presidente neo-eletto, è stata una direttiva sul governo aperto (Open Government Directive) che obbligava tutta l'amministrazione degli Stati Uniti a pubblicare e condividere, entro 45 giorni ed in formato aperto, tutti i dati a loro disposizione che potevano essere resi pubblici.

Non si parla solo di soldi, ma ad esempio possono essere rese pubbliche le rilevazioni delle centraline che monitorano l'inquinamento dell'aria, l'inquinamento dei fiumi, le rilevazioni degli eventi sismici, il catasto, gli appalti e tutto ciò che può essere di pubblica utilità e rilevanza. Tutto può essere messo online in formato aperto, per essere riutilizzabile dai cittadini attraverso Internet, le nuove tecnologie e software adatti.

I vantaggi per i cittadini

Grazie agli open data, gli elettori potrebbero sapere un po' di più di quanto sanno adesso su come si spendono i soldi delle loro tasse.

Per esempio, prendiamo un giardino. Esiste un servizio di pulizia del giardino. Finora nessuno poteva sapere a chi veniva dato in appalto questo servizio e soprattutto quanto costava.

Questi dati le persone li possono avere grazie ad una legge, la legge per l'accesso agli atti, per il diritto all'informazione. Le persone possono andare al comune, compilare un modulo e chiedere l'accesso a quegli atti.

Se gli si riconosce un interesse ad avere quei dati, un cittadino che paga le tasse dovrebbe avere tutto l'interesse ed il diritto di conoscere questi dati dati che il comune è tenuto a fornirgli. Inoltre il cittadino ha la possibilità di vigilare sulla trasparenza delle procedure amministrative.

Grazie agli open data, anche solo con delle competenze base di informatica, si possono prendere quei dati, organizzarli in un file Excel e pubblicarli in formato aperto. Da quel momento in poi, grazie ad applicazioni che leggono quei dati, questi possono essere diffusi su Internet, possono essere creati dei grafici, si può comparare quanto spende un comune rispetto ad un altro.

Il cittadino ha finalmente in mano uno strumento concreto di informazione e di denuncia per sapere come vengono spesi i suoi soldi.

Legislazione di riferimento open data:

AGID, Agenzia per l'Italia Digitale, FOIA (Freedon of Information Act) per l'accesso civico generalizzato decreto legislativo 97/2016, il C.A.D. (Codice per l'amministrazione digitale) decreto legislativo 85/2005, legge 241/1990 modalità di accesso ai documenti, decreto legislativo 33/2013, GDPR 679/2016, decreto legislativo 36/2006 in attuazione della direttiva UE 1024/2019, T.U.D.A. (Testo Unico Documentazione Amministrativa) DPR 445/2000.


Cinzia Palmacci

Nessun commento:

Posta un commento

Visit Terracina! You are always welcome. Terracina the gate of the sun

  https://terracinadascoprireegustare.blogspot.com/2023/04/gastronomia-terracinese-e-luoghi-del.html?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR00IlLbEiQl0C...