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lunedì 23 ottobre 2023

Moduli e info per orientarsi sul portale INPS



UN AIUTO PER ORIENTARSI SUL PORTALE INPS

Links 👇


Per il cittadino


Software CARPE PC (Ca.R.Pe) - Software per il Calcolo della Retribuzione Media Pensionabile ed ipotesi di rata pensione
Versione 7.04.04

Data di pubblicazione: 19 apr 2023
Anno: 2023
Dimensioni: 22.8 Mb


Sottotipologia Modelli e Software per il Cittadino


Software per la verifica del timbro digitale dell’Estratto Contributivo
Versione 2.9.4

Data di pubblicazione: 21 dic 2016
Anno: 2016
Dimensioni: 26.6 Mb


Sottotipologia Modelli e Software per il Cittadino


Per altre info: https://www.inps.it/it/it.html  

Il Governo aperto o "Open Government"



Clicca sull'immagine


Di tutti i modelli di governo emersi negli ultimi anni che meglio rispondono alle sollecitazioni e ai cambiamenti in atto, quello del Governo aperto si è dimostrato essere quello più costruttivo e orientato alla creazione di valore pubblico. L’Open Government, si basa su modelli, strumenti e tecnologie che consentono alle pubbliche amministrazioni di essere “aperte” nei confronti dei cittadini, delle imprese e più in generale dell'intera società civile con conseguenti vantaggi e ricadute positive nella gestione dell'ente in termini di efficienza e trasparenza, instaurando una relazione fiduciaria e collaborativa tra amministrazione e cittadinanza in termini di accountability, cioè la rendicontazione delle decisioni e scelte che rientra nelle buone pratiche di ogni amministrazione pubblica che vuole essere aperta al coinvolgimento attivo dei cittadini. La trasparenza nella Pubblica amministrazione si rivela cruciale nella lotta alla corruzione.


La progettazione di un processo partecipativo si divide in tre distinte fasi:


· l’analisi del contesto,


· l’individuazione dei destinatari e degli obiettivi,


· le modalità e gli strumenti con cui si intende raggiungerli.


In base all’analisi del contesto e in relazione agli obiettivi e al tema della consultazione, l’amministrazione procede all’individuazione dei destinatari. Questa attività preliminare deve essere sempre orientata al principio di inclusione e consentire la partecipazione al più ampio numero possibile di soggetti interessati, con particolare riguardo a quei soggetti che è doveroso coinvolgere perché destinatari diretti della decisione. I destinatari del processo partecipativo possono essere cittadini, imprese, associazioni e gruppi di interesse coinvolti direttamente nella decisione che l'amministrazione pubblica deve adottare. A seconda della tipologia di decisione su cui il processo partecipativo andrà ad incidere gli obiettivi possono essere diversi:


● Raccogliere informazioni, arricchendo la base di dati qualitativi o quantitativi a propria disposizione.


● Raccogliere commenti su bozze di documenti, indicando modifiche, arricchendo contenuti o posizionarsi rispetto ad essi.


● Raccogliere idee e criticità connesse a una determinata politica pubblica


● Individuare priorità di intervento sulla base dei reali bisogni dei destinatari. Più in generale, nel caso in cui la decisione da prendere non sia condivisa da tutti i destinatari, la consultazione può aiutare l’amministrazione a favorire la discussione delle posizioni esistenti o a trovare soluzioni alternative


Per quanto riguarda le modalità è possibile svolgere il processo partecipativo in presenza o online, attraverso l’uso di strumenti digitali. La scelta di una modalità di confronto in presenza è più utile quando ci si rivolge a un numero limitato di soggetti in un preciso contesto territoriale. In questo caso è possibile scegliere strumenti con un basso grado di formalità: riunioni, tavoli, workshop o strumenti con un altro grado di formalità tecnica come i focus group, i panel, i dibattiti pubblici. La scelta di una modalità online invece è più utile quando ci si rivolge a una platea ampia e distribuita sul territorio. In questo secondo caso è bene tenere presente l'eventuale limite del digital divide, cioè le persone che verrebbero escluse dal processo a causa di basse competenze digitali. Per le consultazioni online ci si può orientare verso strumenti partecipativi che prevedono l’interazione orizzontale tra chi partecipa e strumenti che consentono di interloquire solo verticalmente con l’amministrazione. Tra gli strumenti partecipativi di interazione orizzontale ci sono: i forum online; le piattaforme collaborative; e tutti quegli strumenti utili sia alla raccolta di idee, sia al commento o alla scrittura condivisa di testi, che consentono a ciascun partecipante di visualizzare, commentare o supportare i contributi degli altri. Mentre, tra gli strumenti di esclusiva interazione verticale ci sono i questionari, le e-mail e, in alcuni casi, i panel. Le modalità di svolgimento in presenza e online si possono integrare alternando in maniera funzionale momenti in presenza a momenti a distanza durante lo svolgimento del percorso partecipativo, andando a programmare le diverse fasi del processo e i relativi tempi. Qualunque sia la modalità scelta, è sempre indispensabile che l'amministrazione adotti idonee misure in grado di garantire appieno la protezione dei dati personali degli utenti, come previsto dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali.


Sulla base delle strategie definite in fase di progettazione, l’amministrazione deve procedere all'individuazione dei canali da utilizzare per pubblicizzare l’iniziativa e per diffondere tutte le risorse di comunicazione realizzate per la promozione. A tal fine, può essere utile procedere alla mappatura dei siti, istituzionali e tematici, e degli account social di settore, nonché all’individuazione dei canali più seguiti dai destinatari della consultazione. Mettere a disposizione sin da subito una casella di posta elettronica, presidiata dall’ente promotore, a cui i partecipanti possano rivolgersi per avere ulteriori informazioni o per segnalare problemi tecnici relativi al processo partecipativo, si rivela molto utile. Ai fini dell’avvio dell’iniziativa è indispensabile preparare i testi dei comunicati stampa, le notizie per i siti istituzionali, i “lanci” per i social media istituzionali e le eventuali mailing list di soggetti che hanno espressamente richiesto questa modalità di contatto. In caso di iniziative particolarmente rilevanti è importante ricorrere a un piano di comunicazione, supportato da campagne mediatiche in grado di raggiungere un'ampia platea di soggetti interessati a partecipare, nel rispetto del principio di inclusione. Va detto infine che la comunicazione va considerata la pietra angolare per una buona riuscita di un processo partecipativo, in grado di coinvolgere gli attori in maniera ampia e diversificata. A tal proposito, in osservanza del principio della piena trasparenza del processo partecipativo e dell’inclusione di tutti i partecipanti per garantire una piena rappresentatività dei soggetti potenzialmente coinvolti, nel caso in cui siano previsti momenti di confronto diretto tra i partecipanti, l’amministrazione deve prevedere specifiche funzioni di moderazione, affinché la discussione possa avvenire nel pieno rispetto di tutti i punti di vista. In tale contesto, la criticità da evitare onde ridurre la possibile risposta negativa da parte dei cittadini, è il cosiddetto “rischio di cattura", cioè il caso in cui la partecipazione al processo veda protagonista soprattutto una determinata categoria di soggetti interessati e in qualche modo coalizzati tra loro che possano far pendere a loro favore la decisione dell'amministrazione, escludendo gli altri partecipanti. Per evitare che ciò accada, occorre prestare particolare attenzione alla promozione dell’iniziativa attraverso un'ampia campagna di comunicazione che raggiunga la più ampia platea di soggetti rappresentati nel processo partecipativo.


Cinzia Palmacci


International Data Week 2023: A Festival of Data, 23–26 ottobre 2023, Salisburgo, Austria



Le iscrizioni per IDW 2023 sono ora aperte! https://internationaldataweek.org/idw2023/registration/




Il Committee on Data (CODATA) e il World Data System (WDS) dell'International Science Council e la Research Data Alliance (RDA) sono lieti di annunciare l' International Data Week 2023: A Festival of Data, che si svolgerà dal 23 al 26 ottobre 2023, a Salisburgo, Austria .


IDW 2023 sarà ospitato dall'Università di Salisburgo attraverso il suo gruppo interdisciplinare di Data Science e il dipartimento di Geoinformatica, supportato dal Governatore di Salisburgo e con l'assistenza dell'Accademia austriaca delle scienze - GIScience e dell'Organizzazione ombrello europea per l'informazione geografica.


L'International Data Week riunisce una comunità globale di data scientist e data steward; ricercatori di tutti i settori; esperti di dati, interoperabilità e informatica provenienti da tutti i settori; leader del settore, imprenditori e politici.


Questo evento sarà un Festival dei dati inclusivo e celebrativo, con componenti virtuali e di persona, che metterà in evidenza le opportunità per la trasformazione positiva del nostro mondo alla luce della pandemia di COVID-19 e di altre sfide globali.


IDW 2023 unirà SciDataCon 2023 , la conferenza scientifica che affronta le frontiere dei dati nella ricerca organizzata da CODATA e WDS, e RDA Plenary Meeting , l'incontro semestrale di questa organizzazione membro internazionale.


Ad oggi si sono svolte tre edizioni dell'IDW:IDW 2016, 11–17 settembre 2016, Denver, Colorado, USA; hanno partecipato 840 professionisti dei dati e ricercatori di tutte le discipline e provenienti da tutto il mondo.
IDW 2018, 5–8 novembre 2018, Gaborone, Botswana; hanno partecipato più di 850 professionisti e ricercatori internazionali di dati.
IDW 2022, 20–23 giugno 2022 a Seul, Corea del Sud e online.


Per ulteriori informazioni su IDW 2023, contattare:Meredith Goins, Direttore esecutivo del WDS
Hilary Hanahoe, segretario generale della RDA
Simon Hodson, direttore esecutivo di CODATA




L'International Data Week è organizzata da:




IDW 2023 è ospitato da:


Tutto ciò che avresti voluto sapere sui dati aperti e non osavi chiedere

1. Perché una pubblica amministrazione dovrebbe pubblicare dati aperti?

La risposta sta nell’adozione di una politica di trasparenza e rendicontazione dell’operato che una pubblica amministrazione di un dato ente vuole restituire alla cittadinanza e a tutti gli enti, associazioni e imprese interessate e coinvolte. Per trasparenza amministrativa si intende l’accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni fondamentale al fine di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione all'attività amministrativa e favorire un controllo diffuso sull'operato delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche, come sancito dal decreto legislativo n. 33 del 2013, che contiene la disciplina rilevante in materia di trasparenza amministrativa. Il quadro normativo di riferimento è completato da una serie di norme contenute nella legge generale sul procedimento amministrativo: l. n. 241/1990, nel Codice dell’amministrazione digitale CAD (d.lgs. n. 82/2005) e in altre discipline di settore, come ad esempio in materia edilizia e ambientale. Il catalogo nazionale di riferimento per i dati aperti è: dati.gov.it oltre al RNDT Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali.

2. Come organizzarsi per pubblicare i dati in formato aperto?

Prima di procedere con la pubblicazione dei dati è indispensabile definire un quadro chiaro della qualità dei dataset che si intende pubblicare. In questo caso è utile fare riferimento al modello qualitativo dei dati aperti noto come Modello a cinque stelle di Tim Berners Lee. Poi è indispensabile definire un gruppo di lavoro che abbia l'incarico dell'avvio e la gestione dei processi di apertura del patrimonio informativo dell'ente. Le funzioni del gruppo di lavoro saranno proporzionate alle dimensioni dell'amministrazione cui fa riferimento. In particolare, il Team Open Data promuove la diffusione degli open data pianificando e coordinando l'evoluzione continua dei dati aperti e gestendo l'infrastruttura tecnica necessaria alla loro esposizione in formato aperto. Le caratteristiche peculiari di dati aperti sono: l'adozione di formati aperti e standardizzati facilmente leggibili da applicazioni informatiche o machine readable; che siano rilasciati con una licenza di tipo aperto (CC BY 4.0 e CC0), cioè che ne incentivi il riuso anche a fini commerciali; e che siano esposti su internet, consultabili e scaricabili in maniera gratuita e indicizzati dai motori di ricerca. Al fine di favorire la loro reperibilità e, insieme, armonizzare l'offerta di dati pubblici aperti di tutte le pubbliche amministrazioni europee, è stato adottato il profilo europeo di metadati standard. Il profilo di metadati europeo è stato successivamente localizzato anche in Italia dall’Agenzia per l'Italia Digitale. Per i dati rilasciati come dati aperti la Pubblica Amministrazione italiana può fare riferimento al profilo di metadatazione DCAT-AP_IT, rilasciato dall’Agenzia per l’Italia digitale. Il profilo è conforme alla specifica di DCAT-AP definita in ambito europeo. I principali formati di file utilizzati per i dati aperti sono:

● CSV: formato per i file di testo apribile con qualsiasi lettore di file testuale;

● XML/Atom: formato per file di testo aperto e standard; ha una struttura predisposta per permettere la lettura dei dati ad altri software generici; in particolare il formato XML Atom è adatto per la sottoscrizione di contenuti web, come blog o testate giornalistiche;

● JSON: formato adatto per lo scambio dei dati in applicazioni client-server di ultima generazione;

● RDF: il Resource Description Framework è lo strumento base proposto da W3C per la codifica, lo scambio e il riutilizzo di metadati strutturati e consente l’interoperabilità tra applicazioni che si scambiano informazioni sul web.

Tutti i dati esposti da ogni pubblica amministrazione italiana, completi dei metadati secondo il profilo di riferimento DCAT PA IT, dovrebbero confluire nel Portale nazionale dei dati aperti dati.gov.it. A livello europeo il portale ufficiale dei dati aperti è dati.europa.eu che raccoglie i dati esposti da tutti i portali nazionali dei Paesi membri. Al fine di favorire il riuso e la valorizzazione dei dati è indispensabile per l'ente l'adozione di una strategia di comunicazione che renda nota la disponibilità dei dataset pubblicati attraverso propri canali di comunicazione online, come il sito web istituzionale, profili sui social network, newsletter e forum. Inoltre è possibile creare eventi dedicati, in presenza e/o online, per presentare e descrivere le azioni di valorizzazione del proprio patrimonio informativo. Una pubblica amministrazione può anche attivare canali di dialogo e consultazione diretti con le community che riusano i dati aperti per le loro attività, come ad esempio ricerche scientifiche o creazione di nuovi servizi o app per smartphone. Esempi di riuso dei dati aperti si trovano sul portale opencoesione.gov.it

3. Perché potrebbero essere un vantaggio per tutte le realtà del nostro territorio

Una pubblica amministrazione trasparente implica un’amministrazione non solo che rende conto ai cittadini dell’efficacia o meno delle proprie azioni, ma anche dove è più facile combattere il malaffare e la corruzione. L'opacità degli enti pubblici favorisce casi di comportamento illecito da parte degli stessi amministratori. In tale ottica, per il nostro ente proporrei di mettere a disposizione i dati in formato aperto sugli investimenti, sui costi di gestione e sull’andamento periodico della quantità di raccolta differenziata, consentendo ai cittadini di verificare la congruità dei costi e l’efficacia o meno delle politiche effettuate dal nostro ente. Questo stesso principio può essere valido per qualunque intervento pubblico: dalle politiche urbanistiche a quelle sulla mobilità, da quelle sull’istruzione a quelle sul lavoro. Politiche queste che nel caso specifico del nostro territorio rivestono particolare rilievo, e dove spesso i cittadini dimostrano particolare interesse nell’essere informati sugli impieghi della spesa pubblica e su eventuali interventi da attuare per migliorare alcuni servizi. La data visualization è un potente strumento a disposizione degli enti pubblici interessati per avvicinare il dato ai cittadini attraverso report e visualizzazioni semplici da comprendere. L'impatto creato dal riuso dei dati aperti si riferisce generalmente a una sorta di valore pubblico, generato per cittadini, imprese e società nel suo insieme, che si può tradurre in ritorno economico, aumenti di efficienza attraverso risparmi di tempo o costi e moltissimi altri benefici collettivi, come quelli ambientali. L’Open Data Maturity Report scompone l'analisi degli impatti secondo quattro diverse dimensioni: politico, sociale, ambientale ed economico. Concludendo, prendersi cura dell'accountability delle politiche pubbliche significa contribuire a rendere migliore il territorio in cui si vive e si lavora, e a dare un’immagine ottimale di chi amministra quel territorio.

Cinzia Palmacci

martedì 17 ottobre 2023

Monithon. Monitoraggio civico




HOME  SU DI NOI  CONTRIBUISCI  MONITORAGGIO CIVICO




Scopri e valuta come sono spesi i fondi pubblici.


Monithon è un’iniziativa indipendente e non profit. Dal 2013 sviluppiamo metodi e strumenti per il monitoraggio civico dei fondi pubblici, che tutti possono usare liberamente per valutare l’efficacia degli interventi e partecipare alle decisioni pubbliche.


Scrivici a info@monithon.eu o contattaci sui social media.


Indicatori ambiente

L'evoluzione del contesto territoriale sul tema, a livello nazionale e nel mezzogiorno, è rappresentata attraverso alcuni indicatori statistici disponibili nella Banca dati degli indicatori territoriali per le politiche di sviluppo (ISTAT)

(si apre in una nuova finestra)

SCOPRI DI PIÙ

Raccolta differenziata dei rifiuti

La percentuale di rifiuti oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani è passata in Italia dal 14,4% del 2000 al 64,0% del 2021.
L’incremento è significativo anche nel Mezzogiorno, dove passa dal 2,4% del 2000 al 55,7% del 2021.

Percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani

Emissioni di gas serra

Le tonnellate di CO2 equivalente per abitante in Italia sono 7 nel 2019 ed erano 9,9 nel 2000.
Nel Mezzogiorno il valore del 2000 era pari a 8,6 tonnellate di CO2 equivalente per abitante ed è sceso a 6,5 nel 2019.

Tonnellate di CO2 equivalente per abitante

Dal 2007 ad oggi il valore dei progetti monitorati e sostenuti dalle politiche di coesione a favore dell’Ambiente ha raggiunto i 27 miliardi di euro di cui oltre 14 miliardi riguardano progetti finanziati nel periodo di programmazione 2014-2020. 

22.607Progetti finanziati
€ 28,5 miliardiInvestimenti pubblici
NAVIGA I DATI

Dati sanità

 Dataset Trovati:  834

Visit Terracina! You are always welcome. Terracina the gate of the sun

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