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mercoledì 12 giugno 2024

COMUNISTIZZAZIONE GLOBALE – PARTE I

 

Anche se il tema in questione è già stato toccato in precedenza, questa volta si vuole sviscerare fin nei minimi dettagli quello che è il cambiamento totale in atto da tempo ormai immemore, funzionale alla collettivizzazione del mondo, al fine di comprendere da dove parte e il perché.

Si parla continuamente di nazismo, ma i fatti dicono altro: non c’è alcun nazismo oggi. I fatti dicono, come abbiamo avuto modo di appurare in più di un’occasione, che si vuole pompare l’odio verso una parte per abbracciarne un’altra. Si vuole sopprimere ogni revanscismo nazionalista, per fare in modo che i popoli della terra abbraccino il comunismo globale.

Visto e considerato che l’argomento è molto vasto, si è deciso di dividere questo articolo in più parti. Questa è la prima, la quale mi auguro possa essere utile ai fini di una comprensione quanto più ampia e profonda possibile della realtà.

Per questioni di praticità la bibliografia delle fonti completa verrà postata alla fine dell’ultima parte dell’articolo quando verrà pubblicata.  

Punto I: Simbologia

Iniziamo questo viaggio partendo da un aspetto che solitamente non viene mai preso in considerazione, ossia quello della simbologia. La falce e il martello sono entrambi simboli massonici, i quali appaiono in quello che la massoneria definisce “Quadro di loggia” già al primo grado di iniziazione, ossia quello di Apprendista, in forma del tutto separata di martello e falce di luna.

Il concetto di alleanza tra operai e contadini non viene preso minimamente in considerazione, in quanto il martello rappresenta il potere e la forza, andando quindi ad assumere lo stesso significato del pugno chiuso. La falce rappresenta l’emblema della filosofia, posta come un vero e proprio surrogato assoluto alla religione. Per descrivere accuratamente la funzione del martello del comunismo, citiamo le parole del massone Mauro Macchi, il quale così scriveva nella Masonic Review del 1874:

«La chiave di volta di ogni sistema opposto alla Massoneria è il sentimento trascendentale che trasporta gli uomini al di là della vita presente. Finché questo sistema non sia distrutto dal martello della Massoneria, avremo una società di povere creature ingannate, che tutto sacrificano per ottenere la felicità in una esistenza futura».

È un dato di fatto storico comprovato che in qualunque posto i grandi usurai (il comunismo è una creatura dei banchieri) abbiano implementato il comunismo, il martello della Massoneria non sì è mai fermato davanti a niente e nessuno nel perseguitare gli esseri umani, spargendo sangue in ogni dove. Dove questa dottrina assassina non è stata direttamente applicabile, il comunismo si è mosso in funzione della dottrina della Falce; nello specifico, quella portata avanti da Engels, ossia un lavoro lungo e paziente teso a pianificare, organizzare e educare la popolazione mondiale per ottenere la distruzione della religione, della famiglia, della proprietà privata, della potestà genitoriale e molto altro che vedremo più in là. L’applicazione di tale dottrina non è mai avvenuta in maniera univoca, ma diversificata. Cioè due linee di azione fintamente semi opposte: Socialismo da un lato, e Comunismo dall’altro. Uno appare più moderato dell’altro, ma attenzione, solo in apparenza.

Le direttive arrivano sempre dai piani alti, cioè dai vertici bancari dei grandi usurai, i quali sono essi stessi massoni. La simbologia della falce e martello, sempre attenendoci al segreto delle Logge, ha anche un altro significato più profondo, ovvero quello di Rivoluzione Sessuale; una rivoluzione di una violenza inaudita sul piano socioculturale, che fa leva sul sesso funzionale unicamente come strumento di perversione e degenerazione dei popoli. Lo scrittore Artur Landsberger (1876-1933), il quale godeva di grande stima e considerazione da parte di Vladimir Lenin, nel testo intitolato “Asiatici” del 1925, così scriveva:

«Un Paese non è altro che un corpo gigantesco: chi regola le sue funzioni genitali, influenza tutto il corpo e lo riduce in suo potere. Si prende un paese attraverso il suo istinto più sviluppato, allora, quella generazione, senza più ritegno, perderà le sue forze e sarà in preda a un’ebbrezza di cui noi potremo regolarne la durata. Creando sempre nuovi stimoli, sapremo rendere permanete quell’ebbrezza e fare del Paese un’isola di ossessi». Lo stesso Lenin disse che: «Se vogliamo distruggere una nazione, dobbiamo prima distruggere la sua morale; poi ci cadrà in grembo come un frutto maturo. Svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra.»

Questi sono solo alcuni contributi in merito delle centinai che si potrebbero fare. Il simbolo della falce e martello nel suo significato di perversione sessuale che poi nei fatti si è tradotta nella Scuola di Francoforte e tutto il resto fino ad arrivare ad oggi, si può desumere dall’interpretazione sulla natura dell’uomo a cui fa riferimento la leggenda di Hiram illustrata da Leon Meurin nel testo intitolato “La framassoneria e la sinagoga di Satana”:

«Questo simbolo non è altro che l’insieme delle lettere G e T, rispettivamente simbolo della “copula tra uomo e donna” e del “culto del fallo”, capovolte e fra loro incrociate e stilizzate sotto le forme di una falce e di un martello per rendere irriconoscibile il loro significato scabroso e immondo.»

Quindi, andando ancora di più nello specifico, la lettera G significa Generazione, cioè i simboli e gli atti dei culti fallici dell’antichità. La falce e martello è l’effige del programma della Massoneria per l’opera di corruzione sistematica dell’intera popolazione; cioè è il simbolo di quella che viene definita come “La seconda tappa nella via del male”, quella dell’uomo che si scaglia contro Dio. Lo scrisse a chiare lettere lo stesso Capo d’Azione politica della Massoneria Universale, il Nubius, in una sua direttiva segreta del 1838 che Henri Delassus divulgò nel saggio intitolato “Il problema dell’ora presente”:

«Ora è deciso nei nostri Consigli che noi non vogliamo più cristiani; dunque, non facciamo martiri, ma propiziamo il vizio nelle moltitudini. Che lo respirino con i cinque sensi, che lo bevano, che se ne saturino.»

Il principio

Molti pensano che il comunismo sia nato per mano di Carl Marx e Friedrich Engels. Niente di più sbagliato. Nell’ottobre del 1786 la polizia bavarese scoprì l’esistenza dell’organizzazione degli Illuminati di Baviera di Johann Adam Weishaupt.

Questo è il principio. Non è mia intenzione raccontare la storia di Weishaupt e degli Illuminati di Baviera (si potrà fare in un articolo a parte) anche perché si deraglierebbe dal percorso che abbiamo iniziato; tuttavia, è fondamentale esporne il fatto storico principale. Quando Carlo Teodoro di Wittelsbach (Carlo IV) principe e conte palatino e Duca ed Elettore di Baviera venne informato dell’accaduto decise di pubblicare un fitto carteggio e moltissimi documenti inerenti all’organizzazione e i suoi scopi.

Nel carteggio era contenuto un programma che in sintesi, era articolato in sei punti:

– Abolizione della monarchia e di ogni altro governo legale;

– Abolizione della proprietà privata;

– Abolizione del diritto di eredità privata;

– Abolizione del patriottismo e della fedeltà militare;

– Abolizione della famiglia, del matrimonio come legame permanente e della moralità familiare; l’educazione dei figli viene affidata alla comunità;

– Abolizione di qualunque religione;

Si noti la coincidenza, con circa settant’anni di anticipo sul Manifesto del Rothschild Carl Marx, fautore di una società in cui l’uomo è ridotto ad una semplice entità anonima e spersonalizzata, la quale si fonde panteisticamente nel collettivo, senza alcuna responsabilità verso sé stesso e gli altri, privo di spirito e intelletto, l’uomo collettivo ideale, l’automa ideale, prodotto del sistema collettivista. Si noti come il carteggio sia il manifesto di tutto ciò che sta accadendo oggi.

Adam Weishaupt e gli Illuminati di Baviera non nascono sugli alberi. Nel 1773 Weishaupt fece il suo primo incontro con Mayer Amschel Rothschild. Insieme elaborarono un piano per intensificare e velocizzare la costruzione del meglio noto “Novus Ordo Seclorum”, già iniziato con la Rivoluzione Protestante, al fine di distruggere il Cristianesimo, la Chiesa romana, a seguire tutte le religioni, dando il via ad una nuova era che lo stesso Agostino Barruel, abbate autore del più grande studio effettuato sugli Illuminati mai prodotto, in uno dei carteggi da lui analizzati, Weishaupt definisce “Luciferina”. Non è un caso che la stessa parola “Illuminati” ricalchi l’etimologia di “Lucifero”, ovvero “il portatore di luce” in chiaro significato esoterico. Gli intenti dell’Ordine degli Illuminati, quindi, era quello di perseguire la dominazione mondiale del patriarca della famiglia Rothschild, dei suoi consociati, e del braccio armato per antonomasia, la massoneria, cercando di raggiungere gli obiettivi menzionati nel carteggio degli Illuminati bavaresi esposto prima.

Stiamo parlando dei grandi banchieri internazionali, i quali crearono, finanziarono e sostennero gli Illuminati, al fine di portare avanti il piano incentrato sui punti esposti. Fallito con loro, ritentarono settant’anni dopo con il nipote di Barent Cohen, un Rothschild, ossia Carl Marx. Il filo conduttore a livello temporale e nei fatti è più che esaustivo.

Ora, se facciamo un passo indietro e pensiamo alla rivoluzione industriale, ci accorgiamo di come questa abbia prodotto grandi cambiamenti all’interno dell’ordine globale, con la conseguente trasformazione delle strutture sociali, del pensiero e delle tradizioni religiose. Non è un caso che, visto quanto abbiamo esposto sino adesso, sia proprio in questo momento storico (grazie anche al seme avvelenato gettato dalla Rivoluzione Protestante) che le fedi tradizionali iniziarono a vacillare. In più, la morale umana ha iniziato a subire un ribaltamento totale, le società sono cadute nel caos. Questa sorta di Ordo Ab Chao celato sotto le mentite spoglie dell’evoluzione, della crescita e dell’innovazione ad ogni livello, sono tra le condizioni storiche che hanno costruito le basi per la nascita del Comunismo.

La Comunistizzazione globale inizia

La grande cavalcata dei “patrioti” della falce e il martello porta al primo vero step della comunistizzazione globale nell’anno 1917 con la Rivoluzione bolscevica. Anche se abbiamo già affrontato nel profondo questo argomento nell’articolo dedicato alla Russia e Vladimir Putin, occorre comunque fare almeno un sunto. Agli inizi del secolo scorso, la Russia dello Zar Nicola II era pesantemente indebitata con il Miglio Quadro londinese della famiglia Rothschild. Questi debiti erano rappresentati, tra gli altri, dai prestiti richiesti dallo Zar Alessandro II per la guerra contro la Turchia nel 1877 – 1878. Nel saggio “Segreto Novecento”, Gian Paolo Pucciarelli così riporta la questione dei debiti della famiglia Zarista nei confronti dei Rothschild:

“Le pretese che lo Zar avanzò a guerra conclusa su Costantinopoli e il Bosforo, furono respinte dal primo ministro britannico Benjamin Disraeli, non solo perché intralciavano le rotte inglesi verso l’India, ma anche perché la Russia risultava insolvente nei confronti dei Rothschild. Ragione per cui lo stesso Disraeli prospettò l’opportunità politica di concedere prestiti contro il rilascio di garanzie reali da parte del successore di Alessandro II, ovvero Alessandro III, risultato por altrettanto inaffidabile. La costituzione “in pegno” di buona parte del tesoro dei Romanov, custodita nelle casse delle Accepting Houses londinesi, faceva peraltro riscontro al successivo ingresso della Russia fra le Potenze dell’Intesa, dopo che Nicola II era stato convinto che un ulteriore aiuto finanziario dei Rothschild (secondo le procedure e le clausole sopra descritte) gli sarebbe stato necessario per potenziare un esercito sufficiente a fronteggiare la presunta minaccia degli Imperi Centrali. Visto poi che lo Zar continuava ad essere insolvente anche per gli esiti nefasti della guerra russo- giapponese, Londra (o meglio, le Filiali londinesi dell’Investment Banking) predisponevano il gigantesco tranello di cui sarebbero state vittime lo stesso Zar e il popolo russo. Non prima però che si fosse resa politicamente giustificabile quella guerra totale da tempo prevista per ‘salvare’ i governi europei dalla bancarotta”. Questo passaggio ci fa capire esattamente come certe dinamiche dei grandi banchieri internazionali fossero già ben consolidate all’epoca, cosa mancava allora al loro piano cospirativo per il raggiungimento del dominio globale? Una rivoluzione in terra “straniera”.

Non va comunque dimenticato che il primo tentativo di rivoluzione bolscevica avvenne già nel 1905, ma le condizioni per un suo successo ancora erano lontane dall’essere favorevoli ai grandi usurai. Sostanzialmente, tra il 1905 e il 1920, sulla base di un piano ben congegnato dal miglio quadro londinese, i flussi di denaro a favore dei “rivoluzionari” bolscevichi avvennero attraverso la Kun & Loeb Company di New York, Jacob Shiff e Olof Aschberg (fondatore della Nya Banken di Stoccolma, poi rinominata Svensk Ekonomiebolaget) che andavano a braccetto con Alexander “Parvus” Helphand, teorico marxista, pubblicista e attivista del partito socialdemocratico tedesco; la famiglia dei banchieri Warburg capitanati dai fratelli Paul e Felix.

I beneficiari? Vladimir Ilich Ulianov detto Lenin; Lev Trozky, il cui vero nome è Brounstein che è tedesco e non russo; la Croce Rossa Americana, la quale, nel 1919 inviò una delegazione a Mosca, finanziata da William B. Thomson direttore della Federal Reserve di New York. Dopo la rivoluzione in Russia nel 1917, l’Internazionale Comunista, conosciuta anche come “Terza Internazionale” (Comintern) si impegnò a portare la rivoluzione in tutto il mondo. Il Partito Comunista degli Stati Uniti è stato fondato nel 1919, mentre il Partito Comunista Cinese (PCC) nel 1921. Le sovvenzioni da parte dei grandi usurai a favore dei diversi partiti comunisti sono ben documentate da Gary Allen e Antony Cyril Sutton (e non solo) di cui troverete le opere nella bibliografia.

Nel 1949, il PCC ha preso il potere con la forza in Cina. L’Unione Sovietica e il PCC governavano un terzo della popolazione mondiale. Ma cosa è accaduto realmente in Cina? Lo spieghiamo attraverso le parole di Jüri Lina, tratte dal saggio storico/investigativo intitolato “Under The Sign of The Scorpion”:

«Gli Stati Uniti hanno creato, finanziato, sostenuto (e tutt’ora sostengono) il comunismo in Cina. Ciò è stato possibile grazie a coloro che stanno dietro le quinte, anche attraverso Mosca, sia direttamente che indirettamente. Già negli anni ’20 diversi funzionari di alto rango si recarono in Cina per implementare il comunismo in varie aree. Tra questi “consiglieri” vi erano Adolf Yoffe, Michael Borodin (vero nome: Jakob Grusenberg, fondatore del Partito Comunista in Messico nel 1919), Bela Kun, Enrique Fischer (vero nome Heinz Neumann) e Vasili Bluecher (Galen-Chesin), che divenne responsabile di raccapriccianti atrocità contro il popolo cinese. Un altro funzionario sovietico era Anatoli Gekker, il quale manovrò da dietro le quinte i leader comunisti fantoccio Damdin Sukhkhe-Bator e Khorlogin Choibalsan in Mongolia nel 1922, per poi divenire commissario politico per le regioni comuniste della Cina nel 1924. Il comunismo, tra l’altro, fu introdotto in Mongolia nel 1921. V. Levichev e Yan Gamarnik, guidarono l’Armata Rossa cinese I grandi banchieri internazionali che dirigevano tutta l’orchestra, amarono i cinesi con armi sovietiche (la stessa manovra che i Rockefeller utilizzarono realizzare profitti con le armi per l’esercito vietnamita, costruito con materiali e tecnologie occidentali, ed assemblate in URSS – Vedasi la legge approvata il 13 ottobre 1966 dal Congresso inerente commercio estero per materiali strategici e non strategici). Tornando a noi, tra i protagonisti per ciò che riguarda la cina, vi erano Sun Yatsen (Sun Yixian) eminente massone così come anche Chiang Kaishek (Jiang Jieshi) il quale cooperò con i comunisti all’inizio. Era un massone di 33° grado (di rito scozzese) che in seguito si allontanò e divenne un “simbolo” della Cina borghese. Gli Stati Uniti, per ordine dei poteri occulti, chiesero ai giapponesi di smettere di combattere i comunisti cinesi tra il 1937 e il 1945. E così, il “governo” americano tradì il fronte anticomunista di Chiang Kaishek nell’autunno del 1948. Il generale George C. Marshall, allora segretario di stato, chiese che Chiang Kaishek ammettesse i comunisti nel suo governo. Marshall era stato l’inviato speciale del presidente Truman (membro del CFR) in Cina ed era noto per per aver affermato a più riprese che i comunisti erano brave persone, ma Chiang Kaishek si rifiutò di obbedire. Questo rifiuto era tutto ciò di cui gli americani e il potere dietro le quinte avevano bisogno e Chiang Kaishek rimase senza aiuti. Nel frattempo, il “caso” ha voluto che proprio in quel periodo aumentò il sostegno (e i finanziamenti) per Mao Zedong (gli aiuti ai comunisti cinesi passavano per Mosca). Il 31 gennaio 1949, i comunisti sui carri armati americani entrarono a Pechino e il 31 ottobre fu ufficialmente proclamata la Repubblica popolare cinese. La guerra civile si è conclusa dopo aver causato 20 milioni di vittime. L’anno successivo gli la stampa americana, tutta controllata dal potere dietro quinte, affermò che Mao Zedong aveva preso le distanze dalla dittatura e aveva cercato di introdurre la democrazia. Ovviamente questa era una bugia, ma avevano bisogno di mostrare una buona immagine dei comunisti cinesi per cominciare ad abituare l’Occidente, esattamente come facevano con i russi. Ostilità solo di facciata. Tutto questo era stato pianificato già alla Conferenza di Potsdam nell’estate del 1945, come ampiamente comprovato da Gary Allen. Gli Stati Uniti, per ordine sempre dello stesso potere occulto, hanno nascosto il proprio ruolo in tutto questo processo.  La conferma, per altro, arriva anche dal rappresentante dall’ex rappresentante del Dipartimento di Stato, Owen Lattimore, il quale così si espresse: ‘Il problema era come permettere a loro [la Cina] di cadere senza far sembrare che gli Stati Uniti li avessero spinti’. La Cina è oggi un’area disastrata ambientale. La zona più infame dell’inquinamento industriale, in Russia e nell’Europa orientale sembrano riserve naturali al confronto. Ci sono città come Benxi (forse la città più sporca del mondo) dove muoiono di cancro cinesi di 25 anni. Mao aveva dietro di sé i grandi banchieri internazionali e i loro fedelissimi sodali, esattamente come accade oggi. Tra questi, vi era Sidney Rittenberg (terza immagine), che ha lavorato per Mao dal 1946 al 1976 Del resto, come dimenticare le parole di David Rockefeller contenute nelle sue memorie: “La Cina di Mao è stato il nostro più grande esperimento meglio riuscito”. I sodali dei banchieri al servizio di Mao Furono chiamati “i consiglieri volontari”. Mao uccise 46.000 persone istruite nella sua campagna contro l’intelligence lectuals nel 1957. Il numero di tali vittime sarebbe poi aumentato. 43 milioni di persone sono morte di fame durante un periodo di tre anni in connessione con il “Grande balzo in avanti”. Altri due milioni furono assassinati. Le “riforme” agricole avevano precedentemente ucciso 1,5 milioni di proprietari terrieri. Durante la rivoluzione culturale, le Guardie Rosse perseguitarono cento milioni di persone, di cui sono morte circa la metà. In seguito, venne alla luce che il numero delle vittime del comunismo in Cina era di 140 milioni. Dopo il massacro di piazza Tienanmen nel 1989, quando il potere dietro le quinte ordinò a Washington di imporre sanzioni ufficiali contro Pechino, le grandi corporations americane e occidentali continuarono a vendere i loro prodotti in Cina ed a conquistarne economia e territorio come se non fosse successo niente. Le sanzioni non sono state osservate; erano solo un paravento che doveva alimentare la storia di facciata dei falsi opposti” (esattamente come accade oggi).»

A questo proposito vorrei aggiungere le parole di David Rockefeller:

«La Cina è stato il nostro più grande esperimento meglio riuscito della storia e sarà da esempio per il futuro.»

La violenza del Comunismo non è qualcosa che riguarda solamente un dittatore burattino pagato dai lorsignori che si diverte a massacrare la gente; no, è qualcosa di molto più grande e subdolo. Essa minaccia tutta l’umanità, ma la maggior parte delle persone nel mondo occidentale sottovaluta il pericolo rappresentato dagli elementi non violenti del Comunismo stesso, i quali si sviluppano in maniera silente all’interno delle rispettive società. Oltre alle infiltrazioni dalla Russia, ogni sorta di ideologie e movimenti paracomunisti (ivi compresa la società fabiana e la socialdemocrazia) si sono inseriti in Occidente, all’interno dei governi, del mondo degli affari, dell’educazione e della cultura. Pensiamo alla controcultura dilagante in Occidente a partire dagli anni ’60, alla Rivoluzione culturale cinese, tutti esempi lampanti delle conseguenze dell’esportazione del comunismo nel mondo.

Oggi ne vediamo i risultati.  Successivamente alla “caduta” del muro di Berlino e dell’Unione Sovietica, i più hanno festeggiato. Tuttavia, in pochi si sono resi conto che il Comunismo non era affatto morto, ma stava assumendo nuove sembianze, nel tentativo di passare allo step successivo: la comunistizzazione globale. Come? Con la Perestroika, la quale non è stata altro che un chiaro esempio di Grande Reset, uno dei più grandi falsi miti della storia.

A tal proposito risulta fondamentale la lettura di “Perestroika Deception” di Anatoliy Mikhaylovich Golitsyn, ex membro del dipartimento di pianificazione strategica del KGB con il grado di maggiore, poi divenuto disertore, il quale documenta con assoluta accuratezza e precisione quale fosse il vero piano dietro la Perestroika.

Partiamo dalle parole pronunciate dall’operativo dell’Agenda Michail Gorbačëv nel 1986 riportate dallo stesso Golitsyn nel suo libro:

“L’essenza della strategia è introdurre una falsa democratizzazione calcolata e controllata e far rivivere un regime screditato, dandogli un aspetto attraente e un volto umano. Il suo obiettivo strategico è generare sostegno, buona volontà e simpatia in Occidente e sfruttare questa simpatia per plasmare nuovi atteggiamenti e nuove realtà politiche che favoriscano gli interessi russi”.

Altri obiettivi sono quello di indebolire e isolare i partiti politici tradizionali e relativi leader, in particolare i conservatori in Occidente e quello di dare forma a nuovi atteggiamenti verso l’Iniziativa di difesa strategica, il bilancio e le forze armate sulla premessa che, riporta così l’autore

“Il nuovo regime che è emerso in URSS è liberale e non rappresenta più alcuna minaccia per nessuno. Dato l’effetto sorpresa, la strategia può avere grande successo. Le possibili implicazioni di una mancata comprensione dell’essenza di questa strategia sarebbero dannose per tutti. Il probabile impatto sull’Occidente di un tale risveglio russo sarebbe uguale o maggiore di quello della Rivoluzione d’Ottobre”.

Golitsyn, poi, prosegue ancora:

“Il nuovo metodo applica il pensiero leninista creativo all’analisi della Soviet strategia. Il pensiero leninista, liberato dai dogmi e dagli stereotipi stalinisti, continua ad essere una delle principali fonti di ispirazione nell’approccio strategico sovietico ai problemi nazionali e internazionali. Il nuovo metodo accresce il pensiero leninista prendendo in considerazione tre ulteriori fattori nella sua analisi: l’introduzione da parte di Vladimir Lenin di una forma limitata di capitalismo nel sistema sovietico negli anni ’20 per rafforzare la spinta alla rivoluzione comunista mondiale; la creazione da parte di Felix Dzerzhinskiy della GPU 1 – opposizione politica controllata – nell’URSS nello stesso periodo e la sua introduzione ai servizi di intelligence occidentali e allo stato maggiore per l’inganno politico strategico, ossia gli anni di esperienza sovietica nell’applicazione della strategia culminata nella Perestrojka”.

E ancora, Golitsyn si spinge oltre:

“Lo sviluppo e l’esecuzione della strategia per un periodo di trent’anni ha rafforzato il nostro potere militare, politico ed economico, grazie soprattutto agli aiuti d’oltreoceano. L’attuazione della strategia poi, ha ampliato la base politica del Partito Comunista nella Russia e nelle altre Repubbliche nazionali. Il nuovo metodo vede la Perestrojka non come un cambiamento sorprendente e spontaneo, ma come il logico risultato di trent’anni di preparazione e come la fase successiva e finale della strategia che la vede in un contesto più ampio di quello della semplice apertura sovietica al mondo. La vede non solo come un rinnovamento della società sovietica, ma come una strategia globale, un progetto di ristrutturazione dell’intero mondo capitalista. Si possono distinguere i seguenti obiettivi strategici della Perestrojka:

Per l’URSS, ristrutturazione e rivitalizzazione dell’economia socialista sovietica attraverso l’incorporazione di alcuni elementi dell’economia di mercato; ristrutturazione del regime stalinista in una forma di ‘democrazia comunista’ con un’apparenza di pluralismo politico (democratismo); ricostruire un regime repressivo dal volto brutale in un attraente modello socialista con una facciata umana e un’apparente somiglianza con il sistema socialdemocratico svedese. Per l’Europa occidentale, realizzazione di una nuova alleanza politica tra i regimi pseudo socialdemocratici dell’URSS e dell’Europa orientale e anche tra i partiti eurocomunisti quelli socialdemocratici dell’Europa occidentale; ristrutturazione dei blocchi politici e militari – la NATO e il Patto di Varsavia – e la creazione di un’Europa unica dall’Atlantico agli Urali, incorporando una Germania riunificata. Per gli Stati Uniti: ristrutturare lo status quo militare, politico, economico e sociale per favorire una maggiore convergenza tra i sistemi sovietico e americano e la creazione di un unico Governo Mondiale. L’obiettivo globale: indebolire e neutralizzare l’ideologia anticomunista e l’influenza degli anticomunisti nella vita politica negli Stati Uniti, nell’Europa occidentale e altrove, presentandoli come sopravvissuti anacronistici della guerra fredda”. Golitsyn poi, tiene a precisare una cosa fondamentale sull’élite che governa il mondo, ovvero gli Insiders:” l’élite è l’autorità suprema su cui poggia la posizione di Eltsin, Gorbachev, Rutskoi e Khasbulatov e tutti gli altri e di tutta la struttura statale e politica russa: provvede la dirigenza collettiva del presidente e per quanto tempo quest’ultimo dovrà svolgere il suo ruolo”.

Volendo tracciare un primo bilancio di questo viaggio, viene proprio da dirlo…

Non avrai nulla e sarai felice.

Fine prima parte.


Continua…


https://fox-allen.com/2024/05/25/comunistizzazione-globale-parte-i/

Il doppio gioco della Cina tra Occidente e Russia





L'atteggiamento ambiguo della Cina divisa tra Occidente e Russia può essere spiegata solo così. In verità, la Cina persegue dei suoi obiettivi legati a doppio filo con gli Usa e l'Occidente, nonostante faccia parte dei BRICS la cui adesione potrebbe essere stata solo una manovra per avere il controllo su più fronti: quello rappresentato dalle economie emergenti dei BRICS, e quello occidentale degli interessi con gli Usa e l'Europa. Tuttavia, le materie prime che la Russia fornisce alla Cina si riflettono come un boomerang contro le inutili sanzioni del blocco Usa, Inghilterra e Unione europea, perché generano crisi nel sistema economico euroamericano che di riflesso farà cadere anche l'economia della Cina da cui il sistema sociale ed economico dipende. Adesso vediamo più da vicino i rapporti storici tra Urss e Cina.
Dal 1959 i rapporti fra URSS e Cina rimasero gelidi per motivi ideologici e politici; ma nel gennaio 1967, le Guardie Rosse presero d'assedio l'ambasciata sovietica a Pechino, comunque la situazione non degenerò. Un anno dopo, invece, truppe sovietiche attaccarono le guardie di frontiera cinesi sul fiume Ussuri, ma la crisi non degenerò in guerra. Questi eventi sono stati sfruttati ad arte e qui inizia a manifestarsi la strategia cinese a lungo covata che verrà a concretizzarsi poi nel grande inganno: nel1971, le più alte cariche cinesi si incontrarono con Kissinger e, un anno dopo, col presidente Nixon. Da questo momento, le relazioni sino-statunitensi poterono dirsi stabilizzate. Migliaia di giovani talentuosi sulla scia di quelli di Taiwan intasarono le università americane ansiosi di apprendere; a ruota le imprese americane ed europee con Deng fecero massicci investimenti in Cina attratti da generosi profitti. La leggenda che ci è stata propinata è quella di un Kissinger e di un Nixon lungimiranti ed abili costruttori di un mondo migliore: la realtà è un’altra, fu un grande inganno perseguito con astuzia ed abilità dalle migliori menti del PCC, svelato in The Hundred-Year Marathon China’s Secret Strategy di Michael Pillsbury. Il piano cinese “Maratona dei cento anni” è preesistente all’avvento del marxismo e con esso si è fuso.


La strategia cinese
I nove elementi principali della strategia cinese, che costituiscono la base della Maratona dei Cent'anni, includono i seguente punti:
1. Indurre l'autocompiacimento per evitare di allertare il tuo avversario. La strategia cinese sostiene che un potente avversario, come oggi gli Stati Uniti, non dovrebbe mai essere provocato prematuramente. Invece, le proprie vere intenzioni dovrebbero essere completamente custodite fino all'arrivo del momento ideale per colpire.
2. Manipola i consiglieri del tuo avversario. La strategia cinese enfatizza il ribaltamento della casa dell'avversario su se stessa conquistando consiglieri influenti che circondano l'apparato di leadership dell'avversario. Tali sforzi sono stati a lungo un segno distintivo delle relazioni della Cina con gli Stati Uniti.
3. Sii paziente, per decenni o più, per ottenere la vittoria. Durante il periodo degli Stati Combattenti, le vittorie decisive non furono mai ottenute rapidamente. La vittoria a volte veniva raggiunta solo dopo molti decenni di attesa attenta e calcolata. Oggi, i leader cinesi sono più che felici di giocare al gioco dell'attesa.
4. Ruba le idee e la tecnologia del tuo avversario per scopi strategici. Difficilmente ostacolata da divieti legali e principi costituzionali in stile occidentale, la Cina sostiene chiaramente il furto a scopo di lucro. Tale furto fornisce un mezzo relativamente facile ed economico attraverso il quale uno stato più debole può usurpare il potere da uno più potente.
5. La potenza militare non è il fattore critico per vincere una competizione a lungo termine. Ciò spiega in parte perché la Cina non ha dedicato più risorse allo sviluppo di forze militari più grandi e potenti. Piuttosto che fare affidamento su un brutale accumulo di forza, la strategia cinese sostiene di prendere di mira i punti deboli di un nemico e di aspettare il proprio tempo.
6. Riconosci che l'egemone intraprenderà azioni estreme, persino sconsiderate, per mantenere la sua posizione dominante. L'ascesa e la caduta degli egemoni fu forse la caratteristica distintiva del periodo degli Stati Combattenti. La strategia cinese sostiene che un egemone - gli Stati Uniti, nel contesto odierno - non passerà silenziosamente nella notte mentre il suo potere diminuisce rispetto agli altri. Inoltre, la strategia cinese sostiene che un egemone cercherà inevitabilmente di eliminare tutti gli sfidanti attuali e potenziali.
7. Non perdere mai di vista shi. Due elementi di shi sono componenti critici della strategia cinese: ingannare gli altri facendogli eseguire i tuoi ordini per te e aspettare il punto di massima opportunità per colpire.
8. Stabilisci e utilizza metriche per misurare il tuo stato rispetto ad altri potenziali sfidanti. La strategia cinese attribuisce grande importanza alla valutazione del potere relativo della Cina, durante il tempo di pace e in caso di guerra, attraverso una pletora di dimensioni al di là delle semplici considerazioni militari. Gli Stati Uniti, al contrario, non hanno mai tentato di farlo.
9. Sii sempre vigile per evitare di essere accerchiato o ingannato dagli altri. In cosa si potrebbe caratterizzare come un senso di paranoia profondamente radicato, i leader cinesi credono che, poiché tutti gli altri potenziali rivali vogliono ingannarli, la Cina debba rispondere con la propria doppiezza. Nel brutale periodo degli Stati Combattenti, il leader ingenuo e fiducioso non solo non ebbe successo in battaglia; fu completamente distrutto. Forse la più grande paura strategica cinese è quella di essere accerchiati. Nell'antico gioco da tavolo cinese del wei qi, è imperativo evitare di essere accerchiati dal tuo avversario, cosa che può essere ottenuta solo ingannandolo ed evitando di essere ingannato da lui. Oggi, i leader cinesi operano sulla base della convinzione che gli stati rivali siano fondamentalmente pronti ad accerchiarsi l'un l'altro, lo stesso obiettivo di wei qi. La strategia cinese ormai è chiara: col tempo il dollaro declinerà del tutto; già ha passato lo zenith e molti non se ne sono ancora accorti come gli europei; altri come i russi e gli arabi lo hanno capito: questi ultimi non rispondono nemmeno alle richieste di colloqui telefonici. La situazione ha imposto agli Usa e agli europei l’uso sconsiderato delle sanzioni che è un modo per procurare danni non solo agli avversari ma soprattutto in ultima analisi a chi le emette. La strategia cinese ora risulta chiara; proviamo a decifrare quella russa che certamente non è meno interessante: ci sono somiglianze? Sia l’impero cinese che quello russo, zarista poi comunista, sono stati attenzionati dagli occidentali per il controllo dei territori e delle loro risorse; contro i pirati occidentali i cinesi hanno costituito la Maratona dei cento anni; i russi adottano una simile strategia? Sembrerebbe di si. Diversi alti funzionari statunitensi contemporaneamente, incluso il presidente Joe Biden, hanno ammesso di non aver capito come si sarebbe ulteriormente sviluppata l'operazione militare speciale in Ucraina. Così, il 9 maggio 2022, in un incontro dedicato alla raccolta di fondi per il Partito Democratico, Biden ha affermato che Vladimir Putin è una “persona molto prudente”, che però non ha in programma di uscire dal conflitto in Ucraina. Il leader russo "non ha via d'uscita in questo momento e sto cercando di capire cosa ne stiamo facendo", ha detto Biden alla Reuters. "I russi non stanno vincendo e gli ucraini non stanno vincendo, e qui siamo in un punto morto" , ha detto il tenente generale Scott Berrier, capo dell'intelligence dell'esercito americano al Comitato dei servizi armati del Senato. Il portavoce del Pentagono John Kirby, pur facendo l'obbligatorio avvertimento che "la Russia non ha fatto alcun progresso significativo nel Donbass", da parte sua, ha affermato che le truppe russe in qualche modo stanno "gradualmente avanzando". Durante la stessa udienza, il direttore dell'intelligence nazionale Avril Haynes ha affermato che una vittoria russa nel Donbass nell'Ucraina orientale "potrebbe non porre fine alla guerra". "Riteniamo che il presidente Putin si stia preparando per un conflitto prolungato in Ucraina, durante il quale intende ancora raggiungere obiettivi al di fuori del Donbass", ha detto Haynes ai legislatori. Sono dichiarazioni piuttosto gravi: non conoscono le intenzioni del nemico e non hanno chiaro lo spazio del campo di battaglia. La domanda cruciale: sarà una guerra estesa e breve come inizialmente fatta credere o lunga e circoscritta nei pressi del Donbass?
I fatti ultimi ci portano a questa seconda costatazione. Perché mai? E’ presto detto: le economie occidentali compresa quella americana cominciano a soffrire a causa dei contraccolpi delle sanzioni: l’inflazione europea è sul 7%; la crisi energetica è grave e i rimedi proposti sono palliativi costosi e non risolutivi. L'aumento dei prezzi negli Stati Uniti è stato diffuso: nel solo marzo 2022 i prezzi dell'energia sono aumentati dell'11%. Il prezzo della benzina è aumentato in media del 50% nel corso dell'anno, ma il balzo più netto - del 18,3% - si è verificato a marzo, dopo l'inizio del conflitto militare in Ucraina. I prezzi dei generi alimentari sono aumentati dell'8,8% a/a e dell'1% m/m, con gli aumenti maggiori del 10% per cereali e prodotti da forno, del 13,8% per pollame, pesce e carne e dell'8% per frutta e verdura fresca. e uova – 11,2%. Secondo l'indice dei prezzi al consumo di marzo 2022, l'inflazione è aumentata dell'8,5% rispetto allo scorso anno, secondo Fox News. Ciò nega il reddito dei cittadini americani. L'aumento dei prezzi del petrolio costringerà la famiglia americana media a pagare 3.000 dollari in più per gas e generi alimentari rispetto al 2021, secondo la società di consulenza statunitense Yardeni Research. Ciò significa che la guerra organizzata dagli Stati Uniti contro la Russia sul territorio dell'Ucraina colpirà l'uomo americano per strada più duramente della pandemia di Covid-19. Noi europei siamo in situazione anche peggiore. A questo punto Putin certamente punta su una guerra lunga che rovini gli occidentali. Gli indiani, la Cina e gli arabi si riforniranno dalla Russia e gli altri dovranno soffrire la carestia.

In altre parole questa guerra del blocco atlantico Usa-Unione europea contro la Russia, e la autoprivazione delle risorse di materia prima russa all'industria e il gas russo, all'economia europea porterà al crollo finanziario imminente che trascinerà anche la Cina che vive sulla richiesta di prodotto finito sulla materia prima sia russa che è più economica che occidentale in rapporto a bassissimo costo della manodopera cinese. Quindi in ogni caso è la Russia che detta le regole del gioco e Vladimir Putin è il vincitore perché ha incrinato l'egemonia occidentale. Una cosa è certa: la Cina produce tutto ciò che l'Occidente usa in termini di materia prima: dal tessile, ai prodotti industriali della metalmeccanica, calzature etc... sia sul mercato popolare che di marca. Ora lo scambio di interesse finanziario tra l'Occidente e la Cina è reciproco, il grande potere dell'élite GLOBALISTA finanziaria non può vivere senza la produzione a bassissimo costo della Cina e nemmeno la Cina può vivere senza l'investimento del globalismo SATANICO MONDIALE di USA e Unione Europea. Ora la Russia si trova in una posizione molto scomoda, lì dove la Cina è in una posizione anche essa scomoda e ambigua allo stesso modo, poiché se cade il sistema economico euroamericano cade anche la Cina e il suo potere economico di riflesso poiché con due miliardi di cittadini cinesi, se dovessero fermarsi gli scambi finanziari e commerciali con l'Occidente, non saprebbe come sostenere il suo popolo cinese e la sua economia, quindi la Cina si siede sulla sponda del fiume e aspetta il passaggio del cadavere, cioè l'evoluzione dell'ACCERCHIAMENTO contro la Russia, perché strategicamente ha bisogno della Russia, così come il potere centrale finanziario cinese ha bisogno delle risorse dell'Occidente finanziario in termini di scambio della lavorazione della materia prima a bassissimo costo e non può essere né contro la Russia e né appoggiarla in modo diretto, ma ciò in modo più veloce porterà ad un crollo diretto dell'economia euroamericana e con essa anche l'economia cinese. Per questo, Vladimir Putin è consapevole che la Cina è un potenziale traditore per i suoi grandi investimenti nell'economia occidentale a cui è legata a doppio filo per i grandi debiti di insolvenza che gli USA hanno con la Cina, perché se cade l'economia americana cadrà anche il potere cinese, militarmente non ha le capacità di confronto con la federazione Russa che è tra l'altro sua confinante e allora spera di vedere che il blocco atlantico Usa-Unione europea nella guerra in Ucraina contro il suo alleato russo, possa dargli una posizione di mediazione e prestigio internazionale favorevole, aspettando che si distruggano a vicenda con la differenza che la Russia è autosufficiente con molti meno abitanti e allo stesso modo la Cina non può negargli lo scambio di materie prime che riceve dall'Occidente per la lavorazione e nello stesso tempo l'Occidente non può negare alla Cina per il sistema economico su cui è improntata l'industria e la grande speculazione finanziaria a bassissimo costo sulla manodopera cinese, le materie prime e le risorse di cui la Cina ha bisogno! Di solito in queste situazioni, come dice il proverbio, "Tra i due litiganti il terzo gode".

C.P.

sabato 18 maggio 2024

Introduzione alla Dichiarazione dei Redditi sulle Criptovalute 2024

La normativa introdotta nel 2023 ha cambiato regole e parametri per la dichiarazione dei redditi delle criptovalute. Qui troverai una breve panoramica di tutto ciò che devi sapere per essere in regola.

Nella dichiarazione fiscale 2024 non è solo obbligatorio dichiarare le plusvalenze generate dalle proprie criptovalute ma anche l’esclusivo possesso. Come affrontare quindi la dichiarazione fiscale sulle criptovalute?

Aggiornato il 16 maggio 2024

Con la scadenza del 30 giugno che si avvicina, è fondamentale iniziare i preparativi. In questo articolo, ti guideremo attraverso i passaggi necessari per una dichiarazione corretta e tempestiva.

Esploreremo insieme i seguenti argomenti:Cosa si deve dichiarare e il motivo dietro l’obbligo.
Metodi per il calcolo delle plusvalenze e delle minusvalenze.
Calcolo dell’imposta dovuta.
Documentazione necessaria per la dichiarazione, inclusi i Quadri RW e RT.
Indicazioni per trovare un commercialista specializzato in materia di criptovalute.
Cosa si dichiara e perché

La dichiarazione dei redditi sulle criptovalute nel 2023 riguarda principalmente due aspetti: il possesso di cripto-attività
i redditi generati dalla loro vendita.

Questo obbligo emerge dalla Legge di bilancio 2023 e dalla circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate.

Fornendo una definizione molto ampia di “cripto-attività”, la normativa mira a includere un’ampia varietà di asset e attività come Bitcoin, NFT, token, e le operazioni ad essi connesse (mining, staking, airdrop, lending, yield farming).
Perché è obbligatorio dichiarare?

La dichiarazione delle cripto-attività è obbligatoria perché serve a:
soddisfare i requisiti normativi per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.
determinare le imposte dovute sui potenziali redditi generati.
Dichiarare il possesso

Il solo fatto di possedere delle crypto rende obbligatorio dichiararle. Questo obbligo dichiarativo fa parte di ciò che viene definito “monitoraggio fiscale“. Non importa su quale wallet o exchange le detieni.

A questo possesso è associata una specifica imposta, comunemente nota come “imposta di bollo” o “imposta sul valore delle cripto-attività”. Entrambi i termini indicano la stessa tassa.



Dichiarazione criptovalute: i redditi generati

Le criptovalute possono essere fonte di reddito in vari modi, inclusi la vendita, il mining, lo staking, tra gli altri. Queste attività generano plusvalenze o altri proventi, soggetti a tassazione. Qualsiasi profitto derivante da criptovalute – salvo qualche eccezione – va quindi dichiarato e le relative imposte devono essere corrisposte.

Attenzione! Anche quando le criptovalute vengono convertite in una stablecoin come Tether (USDT), USD Coin (USDC) o DAI (DAI) sono considerate tassabili. La circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate riporta quanto previsto dalla MiCAR (Markets in Crypto Assets Regulation), che considera le stablecoin come valuta fiat qualora siano assimilabili a “e-money token” (“cripto attività volte a mantenere un valore stabile facendo riferimento al valore di una valuta ufficiale”). Perciò l’evento di conversione crypto-stablecoin è considerato un ordine di vendita in virtù di quanto sopra.

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(clicca immagine)


Eccezione: quando non sono applicate imposte

L’unica eccezione riguarda lo scambio tra criptovalute. Quando si effettua uno scambio tra crypto che hanno le stesse caratteristiche e funzioni, come passare da Bitcoin a Ethereum, questa operazione non è considerata un evento tassabile. L’assenza di tassazione in questi casi si basa sul presupposto che non ci sia stata una realizzazione di plusvalenza o minusvalenza, data la sostanziale equivalenza tra gli asset scambiati.
Dichiarazione criptovalute: come si calcolano le plusvalenze?

Il calcolo delle plusvalenze è molto semplice: è la differenza tra il valore di vendita e quello di acquisto delle criptovalute. Questo calcolo rivela l’effettivo guadagno o perdita realizzato sull’investimento.

Capital gain = plusvalenze – minusvalenze
Esempi pratici

Immaginiamo di acquistare Bitcoin per un valore di 50.000 euro. Se in seguito vendiamo questi Bitcoin per 60.000 euro, abbiamo realizzato una plusvalenza di 10.000 euro. Questo guadagno rappresenta il profitto che dovrà essere dichiarato ai fini fiscali.

Al contrario, se dopo aver acquistato Bitcoin per 50.000 euro li vendiamo per 30.000 euro, subiamo una minusvalenza di 20.000 euro. Questa perdita non è soggetta a tassazione diretta, ma è importante dichiararla perché offre un potenziale beneficio fiscale. Le minusvalenze possono infatti essere compensate con eventuali plusvalenze future, alleggerendo l’onere fiscale fino ai quattro anni successivi alla loro realizzazione.

Infine, se ho generato in un anno fiscale €2.500 di plusvalenze e €600 di minusvalenze, il mio capital gain è di €1.900. Perciò non devo pagare imposte, perché è più basso di €2.000.
Quando si pagano le plusvalenze?

Le plusvalenze realizzate dalla vendita di criptovalute sono soggette a tassazione solo quando eccedono la soglia di 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale.

Nota bene: Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.
Quando si recuperano le minusvalenze?

Le minusvalenze possono essere registrate e utilizzate per compensare le plusvalenze future, purché anche queste superino i 2.000 euro. Questa possibilità di compensazione permette di ottimizzare la posizione fiscale nel corso dei quattro anni successivi alla loro realizzazione. Ricorda che non puoi compensare le minusvalenze se sono state dichiarate con un Ravvedimento Operoso o la Rivalutazione (novembre 2023).

Calcolo dell’Imposta

L’aliquota fiscale applicabile è del 26% sull’importo imponibile, ovvero l’ammontare delle plusvalenze se eccede la soglia di 2.000 euro, una volta dedotte tutte le minusvalenze realizzate.
Esempi pratici

Caso di plusvalenza: se generi una plusvalenza, su base annua, di 10.000 euro verrà applicato il 26% di imposte sull’intero importo, date le ultime specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto la tassa risultante è di (10.000 x 0,25%) = 2.600 euro.

Caso di minusvalenza: In caso di una minusvalenza di 20.000 euro, sempre su base annua, puoi portare in deduzione l’intero importo, date le ultime specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate.
Quando sono tassati i guadagni ottenuti dallo staking e dal mining?

L’attività di staking, ovvero il blocco di una certa quantità di criptovaluta per supportare il funzionamento di una blockchain in cambio di ricompense, è considerata – dalla maggioranza degli esperti fiscali – come fiscalmente rilevante. Le ricompense ottenute tramite staking sarebbero soggette a imposizione come reddito diverso (altri proventi).

La maggioranza degli esperti converge anche sulla rilevanza fiscale del mining. È condiserato un altro evento fiscalmente rilevante, poiché le ricompense ricevute sono considerate reddito. Tuttavia, se il mining è esercitato nell’ambito di un’attività di lavoro autonomo o d’impresa, segue le regole fiscali applicabili a quelle categorie di reddito.
Successione e Donazione

Le cripto-attività ricevute tramite eredità o donazione hanno regole specifiche. Il valore di acquisto in questi casi è definito dal valore dichiarato per l’imposta di successione o dal costo sostenuto dal donante. Queste generano plusvalenza solo nel caso in cui chi le riceve, le converta in stablecoin o le venda in cambio di valuta fiat.
Affrontare la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute

A questo punto dobbiamo individuare come fare in modo corretto l’operazione dichiarativa.

Abbiamo capito che dobbiamo assolvere a due obblighi, uno sicuro e uno eventuale. Per farlo dobbiamo usare questi moduli fiscali: Obbligo dichiarativo sicuro: la dichiarazione del possesso di criptovalute con il Quadro RW.
Obbligo impositivo eventuale: si attiva quando le operazioni con criptovalute generano plusvalenze o minusvalenze che superano la soglia dei 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale da inserire nel Quadro RT.

Conseguenze di una mancata o errata compilazione

Una mancata o errata compilazione del Quadro RW (monitoraggio fiscale) o del Quadro RT (plusvalenze e minusvalenze) può portare a sanzioni importanti. Per questo motivo, è essenziale analizzare con cura la propria situazione finanziaria, raccogliere tutta la documentazione necessaria e, se possibile, consultare un commercialista esperto in criptovalute. Questo è particolarmente importante per coloro che si trovano ad affrontare la dichiarazione delle criptovalute per la prima volta.

Soluzioni per una corretta compilazione

Alcuni exchange di criptovalute, come Young Platform, offrono servizi che facilitano enormemente la dichiarazione fiscale. Questi possono includere:Calcolo e pagamento dell’Imposta di Bollo: alcuni exchange calcolano e pagano automaticamente per conto dell’utente l’imposta di bollo dovuta sulle criptovalute possedute, alleggerendo il carico amministrativo.
Modelli dichiarativi precompilati e reportistica: servizi come il Report fiscale offerto da Young Platform raccolgono in un unico documento tutte le informazioni necessarie per la dichiarazione fiscale, con un costo che parte da 9.99€. Questo report include dati relativi al monitoraggio fiscale (Quadro RW) e alle plusvalenze o minusvalenze generate (Quadro RT).

Consulenza Specializzata

Per chi desidera o ha la necessità di una consulenza personalizzata, soprattutto in casi di situazioni complesse come la gestione di acquisti per terzi o la perdita di documentazione, l’assistenza di un commercialista specializzato in criptovalute diventa indispensabile.

Young Platform offre questo servizio e si può chiedere un appuntamento con un commercialista tramite la piattaforma exchange. Con i nostri commercialisti viene fatta un’analisi dettagliata della situazione fiscale individuale, mirando a elaborare strategie personalizzate per ottimizzare la dichiarazione dei redditi. L’obiettivo è minimizzare il carico fiscale nel pieno rispetto delle leggi vigenti, riducendo contemporaneamente il rischio di eventuali sanzioni.



L’approccio su misura si rivela particolarmente prezioso per affrontare le specificità legate alle transazioni in criptovalute, ricostruendo le operazioni passate per un tracciamento completo, garantendo così che ogni aspetto venga considerato accuratamente.
Prepararsi alla compilazione del Quadro RW e RT della dichiarazione dei redditi

Prima di procedere con la compilazione della dichiarazione, è fondamentale effettuare una serie di passaggi preparatori.

1) Organizzazione dei dati sulle criptovalute

Inizia creando un documento Excel per organizzare tutti i tuoi movimenti e la quantità di criptovalute in tuo possesso, anno per anno. Questo dovrebbe includere un elenco di quali criptovalute possedevi alla fine di ogni anno, partendo dal 2016 fino all’anno corrente. Questo passaggio ti aiuterà a tenere traccia delle variazioni nel tuo portafoglio e a prepararti per eventuali domande da parte del fisco.

Gli exchange consentono di acquistare i Report Fiscali, che riportano esattamente queste informazioni. Avere una certificazione rilasciata dall’intermediario con cui fai trading di criptovalute è molto importante. Questo documento è essenziale per preparare correttamente la tua dichiarazione dei redditi. Inoltre, dovresti conservare questa documentazione in caso di futuri controlli da parte dell’Amministrazione delle Entrate.

2) Raccolta dei documenti di trasferimento

Raccogli tutti i documenti che attestano i trasferimenti di denaro dal tuo conto bancario o carta di credito verso gli exchange di criptovalute. Questi documenti, che possono essere ricevute di bonifico o estratti conto che mostrano le transazioni, dovrebbero essere organizzati per anno. Se necessario, potresti dover accedere al tuo home banking o contattare la tua banca per ottenere queste informazioni.

3) Calcolo dei saldi di fine anno

Somma tutti i trasferimenti di denaro effettuati dai conti bancari agli exchange per ogni anno. Questo ti darà una visione chiara di quanto denaro hai investito in crypto anno per anno. È importante mantenere questa documentazione ordinata per facilitare la consultazione durante la dichiarazione dei redditi.

4) Identificazione dei punti critici

Esamina attentamente la tua documentazione alla ricerca di possibili discrepanze o documenti mancanti. Questo passaggio è fondamentale per identificare in anticipo eventuali problemi che potrebbero complicare la compilazione delle tue dichiarazioni. Se scopri che mancano dei documenti o i numeri non quadrano, annota questi punti critici per discuterli con un commercialista specializzato.
Conclusioni

Indipendentemente dal metodo scelto per preparare la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute, è fondamentale avvalersi di tutte le risorse disponibili e, quando necessario, di supporto professionale. Questo non solo per evitare errori ma anche per navigare con sicurezza tra le complessità delle normative fiscali in continua evoluzione. Rivolgersi a un commercialista specializzato o utilizzare servizi dedicati può fare la differenza nella gestione efficace e conforme della propria situazione fiscale in ambito crypto.

lunedì 18 marzo 2024

PUNTI SALIENTI DEL MERCATO DELLE CRIPTOVALUTE ALL'INIZIO DI MARZO 2024: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE



TL;DR
Questa settimana si è assistito al livello più alto di domanda di asset digitali in oltre due anni, poiché Bitcoin ha superato i 60.000 dollari. Ciò ha visto Coinbase, uno scambio di criptovalute, subire un'interruzione per ore.
I procuratori generali di diversi stati hanno presentato una memoria in cui criticano l'azione coercitiva della SEC contro l'exchange di criptovalute Kraken, sostenendo che utilizzava "autorità non delegata".
SpaceX, Tesla e il proprietario di X, Elon Musk, hanno fatto causa a OpenAI e al suo CEO, Sam Altman, sostenendo una violazione del loro accordo senza scopo di lucro.
Bitcoin è crollato di oltre il 3% rispetto al suo picco di 24 ore del 29 febbraio, dopo che gli investitori nell'ETF Bitcoin spot di Grayscale hanno ritirato 598,9 milioni di dollari, il secondo deflusso netto più grande mai registrato dal fondo.


Il mercato delle criptovalute all’inizio di marzo 2024 mostra tendenze e sfide promettenti, riflettendo la sua natura dinamica. Nonostante le fluttuazioni occasionali, la tendenza generale del mercato delle criptovalute continua ad essere rialzista. Bitcoin , la criptovaluta di punta, è stata in testa alla classifica, con il suo prezzo che ha superato traguardi significativi.
I mercati delle criptovalute continuano la corsa al rialzo

Le azioni di Coinbase hanno catturato l'attenzione di tron , una società di ricerca sugli investimenti fondata da un noto venditore allo scoperto di Wall Street. Questo sviluppo arriva dopo che l’exchange di criptovalute ha incontrato sfide tecniche nel mezzo delle turbolente fluttuazioni dei prezzi di Bitcoin all’inizio di questa settimana.

Il trade lungo Bitcoin /Short Coinbase è uno dei più avvincenti nel mercato delle criptovalute a causa del recente malfunzionamento del sito $COIN, ha tron il 29 febbraio. "Ciò significa andare LONG bitcoin attraverso un ETF e shortare il gonfio scambio Coinbase."


Gli utenti dell'exchange hanno segnalato zero saldi di conto ed errori durante l'acquisto e la vendita di risorse digitali durante la breve interruzione di Coinbase del 28 febbraio. Coinbase ha garantito la sicurezza di tutti i saldi degli utenti. La risoluzione del problema è avvenuta nel giro di poche ore.

Coinbase è salita alla posizione di quarta borsa quotata in borsa a livello globale, in seguito all'approvazione di gennaio di più ETF spot Bitcoin da parte della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. Questa settimana si è assistito al livello più alto di domanda di asset digitali in oltre due anni, poiché Bitcoin ha superato i 60.000 dollari.
La SEC ha esagerato nella causa Kraken

Otto procuratori generali degli Stati Uniti hanno emesso un amicus brief congiunto, affermando che la Securities and Exchange Commission ha ecceduto la sua autorità delegata nell'azione contro l'exchange di criptovalute Kraken.

La memoria è stata depositata il 29 febbraio dalle autorità di Arkansas, Iowa, Mississippi, Montana, Nebraska, Ohio, South Dakota e Texas, nonché da altri partecipanti, inclusi lobbisti del settore.

Secondo la documentazione, le autorità statali hanno dichiarato di non favorire nessuna delle parti, ma piuttosto di opporsi alla regolamentazione della SEC sui cripto-asset senza trac di investimento perché il Congresso non ha concesso questa giurisdizione alla SEC.

I procuratori generali hanno sostenuto che la SEC stava ampliando la defi di “ trac di investimento” e che gli stati sono nella posizione di impedire alla SEC di violare le leggi statali, comprese le leggi sulla protezione dei consumatori, tentando di regolamentare le criptovalute come titoli.
Elon Musk fa causa a Sam Altman

SpaceX, Tesla e il proprietario di X, Elon Musk, hanno fatto causa a OpenAI e al suo CEO, Sam Altman, sostenendo una violazione del loro accordo senza scopo di lucro.

Secondo una recente petizione presso la Corte Superiore della California per la Contea di San Francisco, Musk sostiene che il lavoro di OpenAI con Microsoft si discosta dagli obiettivi fondanti dell'azienda di far avanzare l'intelligenza generale artificiale (AGI) open source a beneficio dell'umanità.

Il caso legale di Musk riguarda la violazione del trac , la violazione degli obblighi fiduciari e le pratiche commerciali sleali. Vuole che OpenAI ritorni alla sua etica open source e cerca un'ingiunzione per impedire l'uso commerciale della tecnologia AGI.

Secondo la denuncia del tribunale, il lancio di ChatGPT-4 nel marzo 2023 si discosta matic dai principi di OpenAI. Nonostante sia pubblicizzato come una svolta nel campo dell’intelligenza artificiale (AI), GPT-4 è un modello chiuso, a differenza delle versioni precedenti. Musk sostiene che questo spostamento verso la tecnologia proprietaria avvantaggia finanziariamente Microsoft, il che contraddice l'obiettivo di beneficenza originale di OpenAI.
Bitcoin affronta una correzione del mercato

Bitcoin è crollato di oltre il 3% rispetto al suo picco di 24 ore del 29 febbraio, dopo che gli investitori nell'ETF Bitcoin spot di Grayscale hanno ritirato 598,9 milioni di dollari, il secondo deflusso netto più grande mai registrato dal fondo.

Bitcoin ha raggiunto il massimo di 24 ore di 63.585 dollari all'inizio del 29 febbraio, per poi crollare di circa il 3,3% a poco meno di 61.500 dollari. Ciò avviene mentre il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), l'ETF appena convertito dei gestori patrimoniali, ha subito deflussi netti giornalieri di 600 milioni di dollari il 29 febbraio, secondo le statistiche preliminari di Farside Investor.

I deflussi quasi record arrivano solo pochi giorni dopo che GBTC ha registrato un deflusso netto giornaliero record di 22,4 milioni di dollari il 26 febbraio.

"Due passi avanti e uno indietro", ha detto l'analista senior di Bloomberg Eric Balchunas in un post del 29 febbraio X sui deflussi della giornata.


I nuovi deflussi di GBTC potrebbero ridurre gli afflussi della giornata. I dati completi sugli afflussi per gli altri nove ETF non sono ancora disponibili, ma i dati di Farside del 29 febbraio mostrano già che l'ETF Bitcoin di Fidelity - uno dei primi tre fondi più grandi in termini di asset - ha guadagnato solo 44,8 milioni di dollari in afflussi netti, il quarto giorno con gli afflussi più bassi. 

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Italy is industrious

Italy is a land of extraordinary beauty, taste, and talent, but it is also one of the world’s top economies. With a GDP of over € 1.8 trillion and a population of some 60 mln, Italy is the 3rd largest economy in the Eurozone and the world’s 8th.

Italy is the 8th largest exporter in the world, selling goods and services for around € 516 bn (32% of GDP) with a share of 2.71% of worldwide market. In 2021 Italy maintained an export trade balance of € 44.2 bn. 

Italy is the 2nd largest manufacturer in Europe and the 5th top manufacturer in the world. 

The Italian Machinery & Equipment is at the heart of key Italian manufacturing sectors providing cutting-edge and state of art technology. Italy hosts more than 18,000 enterprises in this sector, ranking 1st among European countries by number of companies. The Italian industry also ranks 2nd in Europe by added value (€ 33 bln), workforce and export value.

Italy is the 6th motor vehicles producer in Europe with 732,377 units produced (2021).

Italy is innovative

Italy is the1st economy in the EU by pharma CDMO manufacturing value and ranks 2nd in the European Union by number of pharma companies, hosting leading multinational enterprises.

Italy is one of the world leaders in Robotics. According to the latest World Robotics Report, Italy is 2nd in Europe and 6th worldwide by annual installation of industrial robots – about 14,100 units.

Italy ranks 2nd in Europe by number of enterprises in the microelectronics industry, hosting a dynamic pool of key leading companies.

Italy hosts in Bologna at the Technopole, Cineca’s supercomputer Leonardo, the 4th most powerful supercomputer in the world according to Top500. The supercomputer, part of the EuroHPC Joint Undertaking, will be soon available to researchers and industry as a tool to foster innovation. 

Italy is green

Italy is Europe’s 3rd largest producer of renewables, generating more than 10% of the continent’s renewable energy. Over a third of the electricity produced in Italy comes from green sources: hydroelectric power has always dominated, followed by solar photovoltaic, bioenergy, wind power, and geothermal.

Italy is a leading country in the circular economy, ranking 1st among the Top 5 EU economies in terms of waste recycling rate – both urban and special - with 83.2% (2020), above the EU27 average (39.2%) and large countries such as Germany (44%), France (54.5%) and Spain (60.5%).  

Italy ranks 2nd in the EU27 for circular material use rate with 18.4% compared to an average of 11.7% for EU27 countries.

In 2022, Italy ranks 5th in the G20 group for Environmental Performance Index.

Italy is ingenious

Italy’s excellent education system contributes in a relevant way to the country’s culture and society, with 25 Italian universities ranking in the world’s top 500, of which 8 in the top 300.  

Italian universities have over 16,000 collaboration and partnership agreements with international universities, whereby over 500 new collaborations have been established each year since 2020.

Start-ups and innovators can rely on a growing number of innovation aggregators: 173 Incubators & Accelerators, 33 Technology Parks, 40 Crowdfunding Platforms, 28 Communities, 23 Empowerment Programs and 13 Specialised Media.

Italy is beautiful

Italy ranks 1st for number of UNESCO World Heritage Sites with the floating city of Venice, Pisa’s Tower and the Trulli of Alberobello among 58 locations and monuments on the prestigious list. The industry dedicated to their architectural restoration and preservation is of critical cultural and economic importance.

Culture is at the core of Italy’s identity and its history lives on through its unique heritage sites and natural wonders which attract around 60 million international tourists every year making Italy the 5th tourist destination in World.


10 Reasons to invest

1 Top economy
2 Strategic logistic hub
3 Key manufacturing player
4 Made in Italy competitiveness
5 Skilled workforce
6 R&D and innovation
7 Quality of life and cultural offer
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9 Open To FDI
10 Public support to foreign investors

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