L'atteggiamento ambiguo della Cina divisa tra Occidente e Russia può essere spiegata solo così. In verità, la Cina persegue dei suoi obiettivi legati a doppio filo con gli Usa e l'Occidente, nonostante faccia parte dei BRICS la cui adesione potrebbe essere stata solo una manovra per avere il controllo su più fronti: quello rappresentato dalle economie emergenti dei BRICS, e quello occidentale degli interessi con gli Usa e l'Europa. Tuttavia, le materie prime che la Russia fornisce alla Cina si riflettono come un boomerang contro le inutili sanzioni del blocco Usa, Inghilterra e Unione europea, perché generano crisi nel sistema economico euroamericano che di riflesso farà cadere anche l'economia della Cina da cui il sistema sociale ed economico dipende. Adesso vediamo più da vicino i rapporti storici tra Urss e Cina.
Dal 1959 i rapporti fra URSS e Cina rimasero gelidi per motivi ideologici e politici; ma nel gennaio 1967, le Guardie Rosse presero d'assedio l'ambasciata sovietica a Pechino, comunque la situazione non degenerò. Un anno dopo, invece, truppe sovietiche attaccarono le guardie di frontiera cinesi sul fiume Ussuri, ma la crisi non degenerò in guerra. Questi eventi sono stati sfruttati ad arte e qui inizia a manifestarsi la strategia cinese a lungo covata che verrà a concretizzarsi poi nel grande inganno: nel1971, le più alte cariche cinesi si incontrarono con Kissinger e, un anno dopo, col presidente Nixon. Da questo momento, le relazioni sino-statunitensi poterono dirsi stabilizzate. Migliaia di giovani talentuosi sulla scia di quelli di Taiwan intasarono le università americane ansiosi di apprendere; a ruota le imprese americane ed europee con Deng fecero massicci investimenti in Cina attratti da generosi profitti. La leggenda che ci è stata propinata è quella di un Kissinger e di un Nixon lungimiranti ed abili costruttori di un mondo migliore: la realtà è un’altra, fu un grande inganno perseguito con astuzia ed abilità dalle migliori menti del PCC, svelato in The Hundred-Year Marathon China’s Secret Strategy di Michael Pillsbury. Il piano cinese “Maratona dei cento anni” è preesistente all’avvento del marxismo e con esso si è fuso.
La strategia cinese
I nove elementi principali della strategia cinese, che costituiscono la base della Maratona dei Cent'anni, includono i seguente punti:
1. Indurre l'autocompiacimento per evitare di allertare il tuo avversario. La strategia cinese sostiene che un potente avversario, come oggi gli Stati Uniti, non dovrebbe mai essere provocato prematuramente. Invece, le proprie vere intenzioni dovrebbero essere completamente custodite fino all'arrivo del momento ideale per colpire.
2. Manipola i consiglieri del tuo avversario. La strategia cinese enfatizza il ribaltamento della casa dell'avversario su se stessa conquistando consiglieri influenti che circondano l'apparato di leadership dell'avversario. Tali sforzi sono stati a lungo un segno distintivo delle relazioni della Cina con gli Stati Uniti.
3. Sii paziente, per decenni o più, per ottenere la vittoria. Durante il periodo degli Stati Combattenti, le vittorie decisive non furono mai ottenute rapidamente. La vittoria a volte veniva raggiunta solo dopo molti decenni di attesa attenta e calcolata. Oggi, i leader cinesi sono più che felici di giocare al gioco dell'attesa.
4. Ruba le idee e la tecnologia del tuo avversario per scopi strategici. Difficilmente ostacolata da divieti legali e principi costituzionali in stile occidentale, la Cina sostiene chiaramente il furto a scopo di lucro. Tale furto fornisce un mezzo relativamente facile ed economico attraverso il quale uno stato più debole può usurpare il potere da uno più potente.
5. La potenza militare non è il fattore critico per vincere una competizione a lungo termine. Ciò spiega in parte perché la Cina non ha dedicato più risorse allo sviluppo di forze militari più grandi e potenti. Piuttosto che fare affidamento su un brutale accumulo di forza, la strategia cinese sostiene di prendere di mira i punti deboli di un nemico e di aspettare il proprio tempo.
6. Riconosci che l'egemone intraprenderà azioni estreme, persino sconsiderate, per mantenere la sua posizione dominante. L'ascesa e la caduta degli egemoni fu forse la caratteristica distintiva del periodo degli Stati Combattenti. La strategia cinese sostiene che un egemone - gli Stati Uniti, nel contesto odierno - non passerà silenziosamente nella notte mentre il suo potere diminuisce rispetto agli altri. Inoltre, la strategia cinese sostiene che un egemone cercherà inevitabilmente di eliminare tutti gli sfidanti attuali e potenziali.
7. Non perdere mai di vista shi. Due elementi di shi sono componenti critici della strategia cinese: ingannare gli altri facendogli eseguire i tuoi ordini per te e aspettare il punto di massima opportunità per colpire.
8. Stabilisci e utilizza metriche per misurare il tuo stato rispetto ad altri potenziali sfidanti. La strategia cinese attribuisce grande importanza alla valutazione del potere relativo della Cina, durante il tempo di pace e in caso di guerra, attraverso una pletora di dimensioni al di là delle semplici considerazioni militari. Gli Stati Uniti, al contrario, non hanno mai tentato di farlo.
9. Sii sempre vigile per evitare di essere accerchiato o ingannato dagli altri. In cosa si potrebbe caratterizzare come un senso di paranoia profondamente radicato, i leader cinesi credono che, poiché tutti gli altri potenziali rivali vogliono ingannarli, la Cina debba rispondere con la propria doppiezza. Nel brutale periodo degli Stati Combattenti, il leader ingenuo e fiducioso non solo non ebbe successo in battaglia; fu completamente distrutto. Forse la più grande paura strategica cinese è quella di essere accerchiati. Nell'antico gioco da tavolo cinese del wei qi, è imperativo evitare di essere accerchiati dal tuo avversario, cosa che può essere ottenuta solo ingannandolo ed evitando di essere ingannato da lui. Oggi, i leader cinesi operano sulla base della convinzione che gli stati rivali siano fondamentalmente pronti ad accerchiarsi l'un l'altro, lo stesso obiettivo di wei qi. La strategia cinese ormai è chiara: col tempo il dollaro declinerà del tutto; già ha passato lo zenith e molti non se ne sono ancora accorti come gli europei; altri come i russi e gli arabi lo hanno capito: questi ultimi non rispondono nemmeno alle richieste di colloqui telefonici. La situazione ha imposto agli Usa e agli europei l’uso sconsiderato delle sanzioni che è un modo per procurare danni non solo agli avversari ma soprattutto in ultima analisi a chi le emette. La strategia cinese ora risulta chiara; proviamo a decifrare quella russa che certamente non è meno interessante: ci sono somiglianze? Sia l’impero cinese che quello russo, zarista poi comunista, sono stati attenzionati dagli occidentali per il controllo dei territori e delle loro risorse; contro i pirati occidentali i cinesi hanno costituito la Maratona dei cento anni; i russi adottano una simile strategia? Sembrerebbe di si. Diversi alti funzionari statunitensi contemporaneamente, incluso il presidente Joe Biden, hanno ammesso di non aver capito come si sarebbe ulteriormente sviluppata l'operazione militare speciale in Ucraina. Così, il 9 maggio 2022, in un incontro dedicato alla raccolta di fondi per il Partito Democratico, Biden ha affermato che Vladimir Putin è una “persona molto prudente”, che però non ha in programma di uscire dal conflitto in Ucraina. Il leader russo "non ha via d'uscita in questo momento e sto cercando di capire cosa ne stiamo facendo", ha detto Biden alla Reuters. "I russi non stanno vincendo e gli ucraini non stanno vincendo, e qui siamo in un punto morto" , ha detto il tenente generale Scott Berrier, capo dell'intelligence dell'esercito americano al Comitato dei servizi armati del Senato. Il portavoce del Pentagono John Kirby, pur facendo l'obbligatorio avvertimento che "la Russia non ha fatto alcun progresso significativo nel Donbass", da parte sua, ha affermato che le truppe russe in qualche modo stanno "gradualmente avanzando". Durante la stessa udienza, il direttore dell'intelligence nazionale Avril Haynes ha affermato che una vittoria russa nel Donbass nell'Ucraina orientale "potrebbe non porre fine alla guerra". "Riteniamo che il presidente Putin si stia preparando per un conflitto prolungato in Ucraina, durante il quale intende ancora raggiungere obiettivi al di fuori del Donbass", ha detto Haynes ai legislatori. Sono dichiarazioni piuttosto gravi: non conoscono le intenzioni del nemico e non hanno chiaro lo spazio del campo di battaglia. La domanda cruciale: sarà una guerra estesa e breve come inizialmente fatta credere o lunga e circoscritta nei pressi del Donbass?
I fatti ultimi ci portano a questa seconda costatazione. Perché mai? E’ presto detto: le economie occidentali compresa quella americana cominciano a soffrire a causa dei contraccolpi delle sanzioni: l’inflazione europea è sul 7%; la crisi energetica è grave e i rimedi proposti sono palliativi costosi e non risolutivi. L'aumento dei prezzi negli Stati Uniti è stato diffuso: nel solo marzo 2022 i prezzi dell'energia sono aumentati dell'11%. Il prezzo della benzina è aumentato in media del 50% nel corso dell'anno, ma il balzo più netto - del 18,3% - si è verificato a marzo, dopo l'inizio del conflitto militare in Ucraina. I prezzi dei generi alimentari sono aumentati dell'8,8% a/a e dell'1% m/m, con gli aumenti maggiori del 10% per cereali e prodotti da forno, del 13,8% per pollame, pesce e carne e dell'8% per frutta e verdura fresca. e uova – 11,2%. Secondo l'indice dei prezzi al consumo di marzo 2022, l'inflazione è aumentata dell'8,5% rispetto allo scorso anno, secondo Fox News. Ciò nega il reddito dei cittadini americani. L'aumento dei prezzi del petrolio costringerà la famiglia americana media a pagare 3.000 dollari in più per gas e generi alimentari rispetto al 2021, secondo la società di consulenza statunitense Yardeni Research. Ciò significa che la guerra organizzata dagli Stati Uniti contro la Russia sul territorio dell'Ucraina colpirà l'uomo americano per strada più duramente della pandemia di Covid-19. Noi europei siamo in situazione anche peggiore. A questo punto Putin certamente punta su una guerra lunga che rovini gli occidentali. Gli indiani, la Cina e gli arabi si riforniranno dalla Russia e gli altri dovranno soffrire la carestia.
In altre parole questa guerra del blocco atlantico Usa-Unione europea contro la Russia, e la autoprivazione delle risorse di materia prima russa all'industria e il gas russo, all'economia europea porterà al crollo finanziario imminente che trascinerà anche la Cina che vive sulla richiesta di prodotto finito sulla materia prima sia russa che è più economica che occidentale in rapporto a bassissimo costo della manodopera cinese. Quindi in ogni caso è la Russia che detta le regole del gioco e Vladimir Putin è il vincitore perché ha incrinato l'egemonia occidentale. Una cosa è certa: la Cina produce tutto ciò che l'Occidente usa in termini di materia prima: dal tessile, ai prodotti industriali della metalmeccanica, calzature etc... sia sul mercato popolare che di marca. Ora lo scambio di interesse finanziario tra l'Occidente e la Cina è reciproco, il grande potere dell'élite GLOBALISTA finanziaria non può vivere senza la produzione a bassissimo costo della Cina e nemmeno la Cina può vivere senza l'investimento del globalismo SATANICO MONDIALE di USA e Unione Europea. Ora la Russia si trova in una posizione molto scomoda, lì dove la Cina è in una posizione anche essa scomoda e ambigua allo stesso modo, poiché se cade il sistema economico euroamericano cade anche la Cina e il suo potere economico di riflesso poiché con due miliardi di cittadini cinesi, se dovessero fermarsi gli scambi finanziari e commerciali con l'Occidente, non saprebbe come sostenere il suo popolo cinese e la sua economia, quindi la Cina si siede sulla sponda del fiume e aspetta il passaggio del cadavere, cioè l'evoluzione dell'ACCERCHIAMENTO contro la Russia, perché strategicamente ha bisogno della Russia, così come il potere centrale finanziario cinese ha bisogno delle risorse dell'Occidente finanziario in termini di scambio della lavorazione della materia prima a bassissimo costo e non può essere né contro la Russia e né appoggiarla in modo diretto, ma ciò in modo più veloce porterà ad un crollo diretto dell'economia euroamericana e con essa anche l'economia cinese. Per questo, Vladimir Putin è consapevole che la Cina è un potenziale traditore per i suoi grandi investimenti nell'economia occidentale a cui è legata a doppio filo per i grandi debiti di insolvenza che gli USA hanno con la Cina, perché se cade l'economia americana cadrà anche il potere cinese, militarmente non ha le capacità di confronto con la federazione Russa che è tra l'altro sua confinante e allora spera di vedere che il blocco atlantico Usa-Unione europea nella guerra in Ucraina contro il suo alleato russo, possa dargli una posizione di mediazione e prestigio internazionale favorevole, aspettando che si distruggano a vicenda con la differenza che la Russia è autosufficiente con molti meno abitanti e allo stesso modo la Cina non può negargli lo scambio di materie prime che riceve dall'Occidente per la lavorazione e nello stesso tempo l'Occidente non può negare alla Cina per il sistema economico su cui è improntata l'industria e la grande speculazione finanziaria a bassissimo costo sulla manodopera cinese, le materie prime e le risorse di cui la Cina ha bisogno! Di solito in queste situazioni, come dice il proverbio, "Tra i due litiganti il terzo gode".
C.P.
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