type='text/javascript'/>Donate window.setTimeout(function() { document.body.className = document.body.className.replace('loading', ''); }, 10); Infodatasets di Cinzia Palmacci. Il blog del cittadino informato

Informazioni personali mio CV C:\Users\pc\Documents\Banca dati Curricula Formez PA.html CV aggiornat

giovedì 14 marzo 2024

Consultazione pubblica del 13 marzo 2024 - Proposte di Testi unici che riordinano le disposizioni tributarie




Termine invio contributi: 13 maggio 2024 (link diretti)




Sono disponibili in consultazione le proposte di Testi unici elaborate dall’Agenzia delle entrate, che riordinano in maniera organica le disposizioni che regolano il sistema tributario, nell’ottica di semplificare e migliorare la chiarezza delle regole fiscali.


Le 9 proposte di Testi unici, organizzati per settori di competenza, riguardano:

I soggetti interessati hanno tempo fino al 13 maggio 2024 per inviare le proprie osservazioni e proposte di modifica o di integrazione. Lo scopo della consultazione è permettere di valutare i contributi trasmessi, ai fini di un loro eventuale recepimento nelle versioni definitive delle raccolte normative.

I contributi vanno inviati ai seguenti indirizzi di posta elettronica, distinti per volume oggetto di consultazione:consultazione.testounicoimpostesuiredditi@agenziaentrate.it

Per agevolare l’acquisizione dei diversi contributi, gli interessati sono invitati a seguire lo schema seguente:Argomento
Norme di riferimento
Osservazioni
Contributo
Finalità

Terminata la fase della consultazione pubblica, l’Agenzia delle entrate pubblicherà i commenti pervenuti, con l’esclusione di quelli contenenti una espressa richiesta di non divulgazione.

giovedì 22 febbraio 2024

Inflazione in Italia e crescita globale. Rapporto OCSE febbraio 2024


In Italia l'inflazione dovrebbe passare dal 5,9% del 2023, all'1,8% del 2024, al 2,2% del 2025: è quanto si legge nelle Prospettive economiche dell'OCSE presentate oggi a Parigi. 

Economic Outlook dell'OCSE, rapporto intermedio febbraio 2024

Rafforzare le basi per la crescita

L’economia globale si è dimostrata resiliente nel 2023, ma ci sono segnali di un rallentamento della crescita con l’entrata in vigore della politica monetaria restrittiva. Si prevede che la crescita globale rimarrà moderata nel 2024 e nel 2025, con un’inflazione in calo verso l’obiettivo nella maggior parte dei paesi entro il 2025. I principali rischi a breve termine includono elevate tensioni geopolitiche, in particolare se i conflitti in Medio Oriente dovessero perturbare i mercati energetici, e l’incertezza sull’andamento dei mercati energetici. forza dell’impatto continuo derivante dall’aumento dei tassi di interesse.

Il rapporto intermedio afferma che la politica monetaria dovrebbe rimanere prudente per garantire che l’inflazione ritorni durevolmente al livello target, anche se i tassi di interesse ufficiali possono essere abbassati man mano che l’inflazione diminuisce. I governi devono concentrarsi sulla garanzia della sostenibilità fiscale, anche attraverso misure volte a ridurre le future pressioni sulla spesa. Sono necessarie riforme politiche strutturali per rafforzare le basi di una crescita sostenibile, con priorità chiave nell’accelerare la decarbonizzazione, rilanciare il commercio globale e migliorare i risultati scolastici.

Il Rapporto intermedio è un aggiornamento sulla valutazione contenuta nell’Economic Outlook dell’OCSE, volume 2023, numero 2 (numero 114).


martedì 6 febbraio 2024

Infortuni e malattie professionali, online gli open data Inail del 2023


Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e dicembre sono state 585.356 (-16,1% rispetto al 2022), 1.041 delle quali con esito mortale (-4,5%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 72.754 (+19,7%)

ROMA - Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di dicembre. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (dicembre 2022 vs dicembre 2023) e “di periodo” (gennaio-dicembre 2022 vs gennaio-dicembre 2023).

Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Inail, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2023, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia. In occasione della presentazione della Relazione annuale dell’Istituto, saranno disponibili dati più consolidati rispetto a quelli diffusi con le rilevazioni mensili, corredati anche dall’informazione sugli esiti della definizione amministrativa (riconosciuti, negativi e in istruttoria).

Nel numero complessivo degli infortuni sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.

Ciò premesso, nel 2023 si registra, rispetto al 2022, una decisa riduzione delle denunce di infortunio in complesso (dovuta quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19), un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali.


DENUNCE DI INFORTUNIO

Gli infortuni denunciati all’Inail entro il mese di dicembre 2023 sono stati 585.356, in calo rispetto ai 697.773 del 2022 (-16,1%), in aumento rispetto ai 555.236 del 2021 (+5,4%) e ai 554.340 del 2020 (+5,6%), e in diminuzione rispetto ai 641.638 del 2019 (-8,8%).

A livello nazionale i dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno evidenziano nel 2023 rispetto al 2022 un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 607.806 del 2022 ai 491.165 del 2023 (-19,2%), mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 4,7%, da 89.967 a 94.191.

A dicembre di quest’anno il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -19,8% nella gestione Industria e servizi (dai 578.340 casi del 2022 ai 463.950 del 2023), un + 0,4% in Agricoltura (da 25.999 a 26.096) e un +2,0% nel Conto Stato (da 93.434 a 95.310). Si osservano decrementi degli infortuni in occasione di lavoro in molti settori produttivi, in particolare l’Amministrazione pubblica, che comprende l’attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (-54,8%), la Sanità e assistenza sociale (-51,2%) e il Trasporto e magazzinaggio (-37,2%).

In controtendenza alcuni settori del comparto manifatturiero, come quelli delle bevande (+24,9%), della fabbricazione di autoveicoli (+22,0%), della riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature (+8,7%), dell’abbigliamento (+5,4%), ma anche nella fornitura di acqua-reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+14,3%), nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+4,4%) e nelle costruzioni (+4,1%).

L’analisi territoriale evidenzia una diminuzione delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente al Sud (-20,6%) e nel Nord-Ovest (-19,6%), seguiti da Isole (-18,6%), Centro (-15,9%) e Nord-Est (-9,9%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Campania, la Liguria, il Molise e il Lazio.

Il calo che emerge dal confronto del periodo gennaio-dicembre 2022 e 2023 è legato sia alla componente femminile, che registra un -27,6% (da 286.522 a 207.484 casi denunciati), sia a quella maschile, che presenta un -8,1% (da 411.251 a 377.872). Il decremento ha interessato sia i lavoratori italiani (-18,9%) sia quelli comunitari (-13,7%) ed extracomunitari (-0,1%). L’analisi per classi di età rileva diminuzioni in tutte le fasce, a eccezione di quella degli under 20 (dove circa nove infortuni su 10 riguardano gli studenti) che registra un +11,7%.


CASI MORTALI

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel 2023 sono state 1.041, 49 in meno rispetto alle 1.090 registrate nel periodo gennaio-dicembre 2022 (-4,5%), 180 in meno rispetto al 2021, 229 in meno rispetto al 2020 e 48 in meno rispetto al 2019. Per un confronto più corretto e puntuale si dovrà fare riferimento alla Relazione annuale dell’Istituto, in occasione della quale saranno diffusi gli open data annuali con l’aggiornamento al 30 aprile 2024 del quinquennio 2019-2023, più consolidati di quelli mensili rilevati al 31 dicembre di ciascun anno.

A livello nazionale i dati del 2023 evidenziano rispetto al 2022, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 300 a 242, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 790 a 799. Il calo ha riguardato solo l’Industria e servizi (da 936 a 884 decessi), mentre l’Agricoltura sale da 118 a 119 e il Conto Stato da 36 a 38.

Dall’analisi territoriale emergono cali nel Nord-Ovest (da 301 a 270 casi), nel Nord-Est (da 245 a 233) e al Centro (da 225 a 193) e incrementi al Sud (da 235 a 255) e nelle Isole (da 84 a 90). Le regioni che presentano i maggiori aumenti sono Abruzzo (+15), Friuli Venezia Giulia (+12) e Sicilia (+5), mentre i cali più consistenti sono stati registrati in Toscana (-21), Piemonte (-18) e Veneto (-12).

La flessione rilevata tra il 2022 e 2023 è legata sia alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono diminuiti da 120 a 86, sia a quella maschile (da 970 a 955). In calo sia le denunce dei lavoratori italiani (da 881 a 837) sia quelle dei comunitari (da 53 a 48), mentre tra gli extracomunitari i decessi sono stati 156 in entrambi i periodi. Dall’analisi per classi di età si registrano diminuzioni nelle fasce 25-44 anni (da 297 a 256 casi) e 45-59 anni (da 510 a 457) e aumenti tra gli under 25 (da 55 a 75) e tra i 60-74enni (da 211 a 236).

Al 31 dicembre di quest’anno risultano 15 denunce di incidenti plurimi per un totale di 36 decessi, 22 dei quali con mezzo di trasporto coinvolto (stradali, ferroviari, ecc.). Nel periodo gennaio-dicembre 2022 gli incidenti plurimi erano stati 19 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali.


DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel 2023 sono state 72.754, circa 12mila in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+19,7%). L’incremento è del 31,6% rispetto al 2021, del 61,6% sul 2020 e del 18,7% rispetto al 2019.

I dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno mostrano un aumento del 20,7% nella gestione Industria e servizi (da 50.185 a 60.591 casi), del 14,5% in Agricoltura (da 10.041 a 11.500) e del 21,0% nel Conto Stato (da 548 a 663). L’incremento delle denunce interessa tutte le aree del Paese, a partire dal Sud (+27,3%), seguito da Nord-Ovest (+20,4%), Centro (+19,7%), Nord-Est (+16,2%) e Isole (+8,4%). Tra le regioni fanno eccezione la Valle d’Aosta (-17,2%) e la Calabria (-3,2%).

In ottica di genere si rilevano 8.748 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 44.859 a 53.607 (+19,5%), e 3.232 in più per le lavoratrici, da 15.915 a 19.147 (+20,3%). L’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, che sono passate da 56.128 a 66.735 (+18,9%), sia quelle dei comunitari, da 1.501 a 1.879 (+25,2%), e degli extracomunitari, da 3.145 a 4.140 (+31,6%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel 2023, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori, dalle patologie del sistema respiratorio e dai disturbi psichici e comportamentali.

***

PUBBLICATO IL NUOVO BOLLETTINO TRIMESTRALE

In concomitanza con la pubblicazione degli open data Inail del 2023, sul sito dell’Istituto è disponibile anche il nuovo bollettino trimestrale sulle denunce di infortunio e malattia professionale, che esamina l’andamento del fenomeno infortunistico e tecnopatico rilevato tra gennaio e dicembre, confrontato con l’analogo periodo del 2022. Il bollettino – corredato da glossario, nota metodologica, grafici e tabelle – analizza in particolare l’andamento delle denunce di infortunio nel complesso e con esito mortale per genere, regione e modalità di accadimento, mentre il trend delle denunce di malattia professionale è declinato per genere e regione.

Finanziamenti Invitalia 2024: i bandi con contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato


Parleremo di:



Invitalia è una società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa della crescita economica dell’Italia attraverso il finanziamento di nuove imprese e l’attrazione di investimenti esteri.

I risultati aggiornati al 1 Gennaio 2019 evidenziano che Invitalia ha avviato più di 126.000 aziende e ha finanziato oltre 950 startup innovative, favorendo progetti di autoimprenditorialità e l’occupazione su tutto il territorio nazionale.
Cosa fa Invitalia

Invitalia gestisce fondi nazionali che vengono messi a disposizione delle imprese che ne fanno richiesta.

Nella maggior parte dei casi si tratta di bandi per la creazione di nuove imprese e per favorire la ripresa economica delle aree depresse.

Tra gli obiettivi di Invitalia ci sono il sostegno all’occupazione, la promozione dell’innovazione e il supporto alle piccole e medie imprese, soprattutto quelle gestite da giovani e donne.

Come funzionano i finanziamenti di Invitalia?

Gli interventi di Invitalia sono finalizzati alla crescita economica delle imprese e delle startup innovative dei settori più strategici.

Si concretizzano con la concessione di finanziamenti a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

L’elenco delle principali funzioni:creare nuove aziende;
sostenere i grandi investimenti;
rafforzare le imprese;
sviluppare i territori;
rilanciare le aree di crisi industriale;
attrarre gli investimenti esteri;
affiancare la PA per gestire i fondi europei e nazionali.

Tutti i finanziamenti Invitalia attivi

La proposta per lo sviluppo delle imprese è molto ampia e privilegia giovani imprenditori, donne e i settori più innovativi, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno.

Ecco alcuni bandi con i quali Invitalia aiuta le aziende e le startup innovative a nascere e crescere.
ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero

ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero è il bando rivolto a giovani e donne che vogliono diventare imprenditori.

Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.
Smart e Start Italia 2024

Smart e Start Italia è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative. Finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. La domanda si può presentare esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia.
Smart Money – Fase 2

Smart Money è l’incentivo per le startup innovative in fase pre-seed o seed che vogliono avvalersi dei servizi specialistici e del know-how degli attori dell’ecosistema dell’innovazione per realizzare un progetto di sviluppo e prepararsi al lancio sul mercato.

La Fase 2 (chiamata Capo III nell’Avviso pubblico del Mise) è riservata solo alle startup che hanno completato l’intervento precedente. Queste imprese possono infatti richiedere un secondo contributo a fondo perduto se ricevono capitali di rischio da parte di enti abilitati, oltre ad investitori qualificati o business angels, per finanziare i loro piani di sviluppo.

Resto al Sud

Resto al Sud è il bando che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in specifiche aree italiane: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni.
Nuovo Selfiemployment

Il Nuovo SELFIEmployment, già operativo dal 22 febbraio 2021, finanzia l’avvio di piccole imprese promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lunga durata su tutto il territorio nazionale con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro. L’incentivo è gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).

Fondo Impresa Femminile

Il Fondo Impresa Femminile è l’incentivo nazionale che sostiene la nascita e il consolidamento delle imprese guidate da donne, promosso dal Ministero dello sviluppo economico.

Sono finanziati programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Il Fondo mette a disposizione delle imprese femminili, nuove o già avviate, 200 milioni di euro.

Cultura Crea 2.0

Cultura Crea 2.0 è la versione aggiornata e migliorata di “Cultura Crea”. L’incentivo sostiene la nascita di nuove imprese e iniziative no-profit nel settore turistico-culturale. I finanziamenti sono attivi nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La domanda può essere presentata esclusivamente online a partire già dal 26 aprile 2021.

Come accedere ai finanziamenti Invitalia

Il punto di partenza è individuare il bando più adatto alle tue esigenze e verificare che ci siano le condizioni per procedere con la richiesta. All’interno del provvedimento trovi l’elenco degli interventi e delle spese ammissibili, le tempistiche e le modalità di accesso al contributo.

Per accedere ai finanziamenti Invitalia, quindi, è necessario registrarsi nell’area riservata “Invitalia per te”.

Dall’area riservata è possibile scaricare i moduli per la presentazione della domanda da inviare direttamente ad Invitalia al fine di richiedere i fondi.

Fai molta attenzione però.

Fare tutto da solo aumenta le possibilità di errore, soprattutto se per chi è alla prima volta o ha sempre delegato questo tipo di attività.

La tua domanda di finanziamento sarà oggetto di una prima verifica formale e di una successiva valutazione di merito che comprende un colloquio via Skype con gli esperti di Invitalia.

All’interno di ogni bando trovi specificati i criteri con cui sarà esaminata la tua richiesta e le modalità di comunicazione dell’esito.

5 Consigli utili se vuoi procedere autonomamente. Leggi attentamente il bando e controlla di avere tutti i requisiti richiesti.

Scrivi un business plan efficace e descrivi il tuo progetto, completo di tutti gli aspetti tecnici, economici e finanziari.
Compila la richiesta di finanziamento con attenzione e cura dei dettagli, allegando tutti i documenti previsti per la tua tipologia di impresa.
Invia la richiesta rispettando la scadenza indicata nel bando e conserva il numero di protocollo elettronico che ti sarà assegnato.
Evita errori, inesattezze e ritardi, in caso contrario la tua domanda sarà respinta.

La scelta giusta è investire nel successo

I finanziamenti Invitalia sono la strada per far crescere la tua impresa e noi possiamo aiutarti a raggiungere la meta.

FAQ Finanziamenti Invitalia

Cos’è Invitalia?

Invitalia è l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, con sede a Roma. Si occupa di sostenere lo sviluppo economico del Paese, attraverso la promozione dell’attrazione degli investimenti esteri, l’innovazione e lo sviluppo delle imprese.

Quali sono i finanziamenti offerti da Invitalia?

Invitalia offre diversi finanziamenti a sostegno delle imprese, tra cui:incentivi all’innovazione;
agevolazioni per l’investimento;
contributi per la formazione professionale;
finanziamenti a tasso agevolato;
garanzie per l’accesso al credito.

Chi può richiedere i finanziamenti di Invitalia?

I finanziamenti di Invitalia sono rivolti alle imprese di diverse dimensioni (dall’artigiano alla grande impresa) che operano in tutti i settori, compresi quelli a vocazione tecnologica e innovativa.

Come posso presentare una richiesta di finanziamento a Invitalia?

La procedura per la presentazione delle richieste di finanziamento varia a seconda del tipo di agevolazione richiesta. In generale, è possibile presentare la domanda online attraverso la piattaforma dedicata presente sul sito di Invitalia. È possibile anche contattare direttamente l’agenzia per avere maggiori informazioni sulla procedura di richiesta.

Quali sono i criteri di valutazione delle richieste di finanziamento?

I criteri di valutazione delle richieste di finanziamento variano a seconda del tipo di agevolazione richiesta. In generale, vengono valutati la sostenibilità economica e finanziaria del progetto, la capacità di innovazione dell’impresa, la creazione di occupazione e l’impatto sul territorio.
Qual è il tempo medio di erogazione dei finanziamenti di Invitalia?

Il tempo medio di erogazione dei finanziamenti di Invitalia varia a seconda del tipo di agevolazione richiesta e della complessità del progetto. In generale, il tempo medio di istruttoria è di alcune settimane, ma la procedura può richiedere anche alcuni mesi.

C’è un limite massimo di finanziamento che si può richiedere a Invitalia?

Il limite massimo di finanziamento che si può richiedere a Invitalia varia a seconda del tipo di agevolazione richiesta. In generale, il finanziamento massimo erogabile dipende dalle dimensioni dell’impresa, dalla natura del progetto e dal budget disponibile di Invitalia.

Quali sono le modalità di erogazione dei finanziamenti di Invitalia?

Le modalità di erogazione dei finanziamenti di Invitalia variano a seconda del tipo di agevolazione richiesta. In generale, il finanziamento può essere erogato in forma di contributo a fondo perduto, finanziamento a tasso agevolato, garanzie sul credito, oppure come anticipazione di agevolazioni fiscali.

Quali sono i requisiti per accedere ai finanziamenti di Invitalia?

I requisiti per accedere ai finanziamenti di Invitalia variano a seconda del tipo di agevolazione richiesta. In generale, l’impresa deve essere in regola con le normative fiscali e contributive, avere una solida situazione finanziaria e un progetto sostenibile e innovativo.

È possibile richiedere più finanziamenti contemporaneamente a Invitalia?

Sì, è possibile richiedere più finanziamenti contemporaneamente a Invitalia, a patto che i progetti siano distinti e non si sovrappongano tra di loro.

Quali sono gli obblighi dell’impresa che riceve un finanziamento di Invitalia?

L’impresa che riceve un finanziamento di Invitalia ha l’obbligo di rispettare le condizioni previste dall’agevolazione, in particolare riguardo alla realizzazione del progetto, alla creazione di occupazione e all’impatto sul territorio. Inoltre, deve presentare una rendicontazione periodica dell’utilizzo dei fondi e conservare la documentazione relativa al progetto per un periodo di almeno 10 anni.

C’è un periodo di restituzione dei finanziamenti di Invitalia?

Il periodo di restituzione dei finanziamenti di Invitalia varia a seconda del tipo di agevolazione ricevuta. In genere, il finanziamento viene restituito attraverso rate mensili o trimestrali, in un periodo che può variare dai 3 ai 15 anni. In alcuni casi, come per i contributi a fondo perduto, non è prevista la restituzione.

lunedì 5 febbraio 2024

The hi-tech container that transforms organic waste into clean energy



An investment idea of the future that could attract foreign capital is undoubtedly the conversion of waste into clean energy.

Four of them started and today they have become seventy, they have created an innovative company in the "green" sector, choosing to remain in Rieti, their city of origin.

This is RESET, a startup founded in 2015 by Emanuele Melchiorri, Stefano Manelfi, Luciano Di Felice and Valerio Manelfi. Four former colleagues with transversal skills (engineering, administration and finance, communication), who have bet on biomass, that is, on the production of energy and heat from organic and agroforestry waste, through a carbon-negative process.

“What normally represents a cost, even in environmental terms – says Valerio Manelfi, 40 years old, marketing manager – can become a resource for generating energy and heat from renewable sources, valorising locally available resources, which would otherwise be destined for disposal”.

But how? RESET has developed and patented an ad hoc technology, it is called SyngaSmart and is based on the gasification of biomass: in simple words it is a sort of hi-tech container, compact and installable in companies, for example agricultural companies, sawmills and in general those consumes energy and produces organic by-products, leading to the now imminent energy communities. Inside this "box" there is everything needed to create renewable energy using the waste that is often produced in neighboring areas: prunings, agroforestry residues, shells, pomace, organic waste, to name just a few.

“Our technology – specifies Manelfi – does not burn biomass, but transforms it into gas with a gasification reactor that reaches a temperature of 900-1000 degrees. At the same time, it is a system capable of sequestering carbon in the by-product of the process, Biochar”. The result is that customers can independently produce bioenergy and heat from renewable sources, reducing or eliminating the withdrawal from the grid or the use of fossil fuels. Furthermore, by reusing your waste you reduce the costs and environmental impact caused by transport and disposal in landfill.

The systems are built in the 7,000 m2 factory in the industrial area of Rieti, where R&D, engineering and design, software development and automation, carpentry, electronics, motor department and assembly activities are concentrated. “It was not an easy choice – confesses Valerio – to remain in our city, an area of industrial crisis where it is very difficult to find specific skills and fundamental workers to form a group of qualified personnel”.

In the space of a few years the entrepreneurial gamble was successful, making a further leap in quality thanks to the incentives of Invitalia, which through Smart&Start Italia supported the project with a subsidized loan of 650,000 euros. “It helped us – says Manelfi – to support the development of the technology over time, so that it can be applied to an increasingly wide range of waste biomass, the management of which today represents a cost for the community and the environment. We want to offer a more sustainable and profitable alternative."

And now for RESET there is the great opportunity of the PNRR, the national post-Covid recovery plan which focuses heavily on the circular economy and green technologies. “In this historical moment – concludes Manelfi – it will be essential to intercept further capital to expand and implement new investments”.


More information on Smart & Start Italia here:

martedì 30 gennaio 2024

For the foreign investors who want to invest in Italy


WHY INVESTING IN ITALY?

After a long period of economic and financial crisis, which has lasted for 8 years, Italy seems to have finally arrived at the moment of a turning point and, as the simplest of the economic rules says, if you want to invest in Italy:”you must come in when the market is low”.

The strategically most significant sectors to be considered are two:the productive sector, that even with small batches allows to use the brand “Made in Italy”, being this a label that in a very wide number of sectors produces an added value for the own production;
the real estate sector, where the crisis did, in the past, the great part of the damages and where now a faster recovery is expected, also considering the particularly low interest rates for the mortgages and for the “historical”predisposition of the Italian families to “own”their houses.

OPEN A COMPANY IN ITALY

Italy has got a deserved reputation of land of opportunities for the foreign investors, but the bureaucratic requirements are complex. Contact us to guarantee a great start for your new Italian company and to know more about how to open a company in Italy.

WHICH ARE THE MAIN TYPES OF COMPANIES IN ITALY?

The two most popular forms of Italian companies are:Incorporated company (Inc.)
Limited-liability company(Ltd.)
WHICH ARE THE MAIN CHARACTERISTICS OF AN INCORPORATED COMPANY?It is the standard structure for the big enterprises;
The minimum joint stock of €000=, of which at least the 25%paid;
The minimum number of shareholders is one(in this case the joint stock must be entirely paid);
There are strict “governance”rules;
The type of company compulsorily envisages the Board of Statutory Auditors which is a supervision and control authority.

WHICH ARE THE MAIN CHARACTERISTICS OF A LIMITED-LIABILITY COMPANY?
Typical structure of the small and average companies;
The minimum joint stock is €000=,of which at least the 25%paid;
The minimum number of shareholders in one(in this case the joint stock must be entirely paid);
There are flexible “governance”rules;
The type of company does not compulsorily envisage the Board of Statutory Auditors unless jointly exceeding significant turnover, activity and employment levels.

WHICH OTHER TYPES OF COMPANY EXIST IN ITALY?

Other company structures, less common but as much efficient, are the following ones:Branch or representation office
Partnership (S.n.c. or S.a.s.)
Individual company

IS IT COMPLICATED TO OPEN AN ACTIVITY IN ITALY?

Italy has got a deserved reputation of bureaucratic inefficiency and, although this situation has improved, a professional consultancy is still fundamental when someone wants to invest in Italy and establish a company.

We have available a team of experts of the Italian market, so do not hesitate to contact us for any information.

WHICH ARE THE TAXES ON THE COMPANIES?

The taxes on the companies in Italy are several and quite high even though there are facilitations for some activities. The ordinary tax is the IRES equal to the 27,5% on the income, followed by the IRAP that can change from region to region (usually the 3,9%) that is calculated on a greater taxable base(including the cost of staff, administrators,losing interests). There are benefits for the re-invested profits.

WHAT IS THE NORMATIVE CONTEXT FOR THOSE WHO WANT TO OPEN AN ACTIVITY IN ITALY?

Consistent with the EU standard procedure, the companies are obliged to register and show the annual accounts to the regulation authorities. The inspection of the annual balance sheet is compulsory for the big enterprises. There are no specific controls on the foreign investments. The work week is made of 40 hours maximum and the enterprises must provide about five weeks of annual holidays, for all the employees.

Are there financial subsidies available for the foreign investors wanting to establish an activity in Italy?

Italy offers a wide range of subsidizing programs, many of which financed by EU, in general little used. These include the regional subsidies for the investments in the less developed areas of the country, the measure to encourage the investments in specific sectors and the fiscal allowances oriented to reduce the unemployment among the young people.

The “exit strategies”for the foreign investors

In the case there are companies with other partners it is easy to envisage in the statute, which regulates the relationship among the partners, an “exit strategy” that gives the right to the foreign investor to be settled, for his participation in Italy, at a market value. To have the right means that the Italian Law itself identifies the subjects compelled to buy the shares of the leaving partner. The norm envisages that the refund is carried out within 180 days.

LEGAL, BUSINESS, TAX AND WORK CONSULTANCY

A strategic point for the enterprise

The Studi Professionali Associati are in Merate, city situated about thirty kilometers North of Milan industrial capital city of Italy, and at the same time in the middle of “Brianza”, area where the great number of industrial, commercial and services enterprises of the entire Italy is concentrated (with predictable benefits in terms of logistics and supply).


The best moment to invest in Italy is this!

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