Il decreto energia appena approvato dal Consiglio dei Ministri non prevede alcuna proroga del mercato tutelato. Il Governo italiano aveva valutato la possibilità di posticipare ulteriormente l'obbligo di passaggio al mercato libero di 6 o 12 mesi, così non è stato. Del resto l'approvazione del decreto legge aveva subìto diversi ritardi causati sostanzialmente da tre aspetti per cui ancora si doveva trovare una posizione condivisa: idroelettrico, eolico offshore e, appunto, mercato tutelato.
COS'É IL MERCATO TUTELATO: mercato in cui vengono proposti servizi di fornitura di energia elettrica e di gas naturale ad un prezzo definito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente destinati a famiglie e microimprese che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero.
Chi sperava dunque in una nuova proroga è rimasto deluso - una decisione "sconcertante", l'ha definita l'opposizione - ma si è trattato di una scelta vincolata al rispetto degli impegni presi dal governo per il Pnrr. Il decreto in sé risulta dunque estremamente importante per ciò che contiene e - lo abbiamo visto - anche per ciò che non contiene. Da un lato le disposizioni urgenti in materia energetica con la promozione delle fonti rinnovabili ed il sostegno alle imprese energivore, dall'altro la mancata proroga al mercato tutelato che in questo modo terminerà definitivamente il 10 gennaio 2024 per il gas e il 1° aprile 2024 per l'energia elettrica.
Dal sito ARERA:
- per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale (famiglie e condomini) il superamento della tutela di prezzo è previsto da gennaio 2024;
- per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica a partire da aprile 2024;
- per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023 (per le piccole imprese era già terminato nel 2021).
COSA STABILISCE IL DECRETO
Il decreto approvato dal CdM di ieri introduce "disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia".
- riforma delle agevolazioni verso le imprese energivore: adeguamento disciplina italiana a quella europea
- semplificazione amministrativa delle procedure in materia energetica
- accelerazione degli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile
- rilascio nuovi titoli abilitativi per la coltivazione di idrocarburi a patto che i soggetti interessati cedano parte del gas al GSE che lo gira a sua volta alle imprese gasivore
- semplificazione del processo di realizzazione di condensatori ad aria presso centrali esistenti
- investimenti per la produzione, l'assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti per impianti eolici offshore così da rispettare gli obiettivi europei fissati per il 2030
- promozione teleriscaldamento e teleraffrescamento riconoscendo agevolazioni a 15 progetti che non rientrano nei finanziamenti del Pnrr.
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